Stasera in tv "PresaDiretta" racconta l'era della solitudine
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Stasera in tv “PresaDiretta” racconta l’era della solitudine

E il dissesto idrogeologico

Stasera in tv "PresaDiretta" racconta l'era della solitudine

Il dramma della solitudine e le questioni legate al dissesto idrogeologico al centro di “Aspettando PresaDiretta” e “PresaDiretta“, in onda domenica 20 ottobre alle 20.35 su Rai 3. Su 900 mila frane presenti in Europa, 600 mila sono concentrate in Italia. Con l’autunno alle porte e il ripetersi di eventi estremi come in questi giorni in Liguria, l’ultima puntata della stagione 2024 del programma si apre con il tema del dissesto idrogeologico. Dall’Emilia Romagna alla Lombardia, tra interventi non realizzati ed esempi positivi di prevenzione sul territorio. E poi “PresaDiretta” si occupa della solitudine, un fenomeno definito dall’Oms: “un problema di salute pubblica globale”. Attraverso un viaggio tra Italia, Giappone e Gran Bretagna si cercherà di comprendere come è cambiato il modo di vivere, di lavorare, di abitare gli spazi nelle grandi città. Per capire perché da soli ci si ammala di più e il mondo appare più ostile. Qual è l’impatto economico, sociale, sanitario della solitudine sulla società?
“Aspettando PresaDiretta”, nella prima parte della serata ritorna in Emilia Romagna. A Modigliana, Brisighella, Faenza, Ravenna, tra fiumi esondati, argini crollati, città invase dall’acqua e dal fango. Ad appena 16 mesi dal precedente disastro, un’altra alluvione ha colpito un territorio per il quale il governo aveva stanziato 3,8 miliardi destinati a messa in sicurezza e rimborsi a famiglie e aziende. Quanti soldi sono arrivati e quanti sono stati impiegati davvero? Cosa doveva essere realizzato e non è stato fatto? Un viaggio tra cittadini, amministratori e imprese, alla ricerca di risposte su competenze e responsabilità. E poi “PresaDiretta” è andata in Lombardia e nel Lazio per raccontare come la prevenzione può proteggere l’ambiente, la sicurezza dei cittadini e anche il patrimonio artistico. Ma dove più di 8 milioni di italiani sono esposti al rischi frane/alluvioni a che punto è il Piano nazionale di adattamento ai mutamenti climatici?

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