Stasera in tv “Pink Floyd: The Story of Wish You Were Here”
Dedicato a Syd Barrett
David Gilmour, Nick Mason e Roger Waters ricordano con passione e affetto il personaggio di Syd Barrett, membro fondatore del gruppo, presto costretto all’isolamento da gravi problemi psichici in “Pink Floyd: The Story of Wish You Were Here“, in onda giovedì 8 febbraio alle 22.50 su Rai 5. La sua genialità e il suo talento innovativo sono il motivo scatenante di questo album, in cui i vecchi compagni desiderano, come recita il titolo, che Syd fosse ancora a loro fianco per condividere la storia dei Pink Floyd.
L’influenza esercitata da Barrett sui primi Pink Floyd fu enorme: oltre ad aver ideato il nome della band, egli scrisse i primi fortunati singoli che ne decretarono l’affermazione definitiva, e fu autore di otto delle undici canzoni presenti sul loro album di debutto.[22] Continuò ad aleggiare sopra il gruppo come una sorta di fantasma anche dopo la sua fuoriuscita dalla band. Brani dei Pink Floyd quali Brain Damage (su The Dark Side of the Moon) e, soprattutto, Wish You Were Here, e Shine On You Crazy Diamond (su Wish You Were Here) furono composti e dedicati a lui. Il declino di Barrett ebbe inoltre profondo effetto sullo stile compositivo di Roger Waters, e il tema della malattia mentale permeò tutti gli album successivi dei Pink Floyd. Molti altri artisti riconobbero l’influenza esercitata da Barrett sulle loro opere. Paul McCartney, Pete Townsend, Blur, Kevin Ayers, Gong, Marc Boland, Tangerine Dream, Julian Cope e David Bowie ammisero apertamente di essersi ispirati alla folle genialità di Barrett; Jimmy Page, Brian Eno, e The Damned espressero tutti interesse alla possibilità di collaborare con lui durante gli anni settanta. In particolare Bowie, che fu sempre grande ammiratore di Barrett, registrò una cover di See Emily Play, includendola nel suo album del 1973 Pin Ups.
Appuntamento da non perdere.