Il generale Nicola Bellomo ha 60 anni quando, nel 1941, viene richiamato in servizio per esigenze belliche a Bari. Il giorno dopo l’8 settembre 1943, pur nella confusione generale e con l’inerzia degli alti comandi, Nicola Bellomo si rende protagonista di un’azione eroica: alla guida di un nucleo di militari, si oppone ai tedeschi che vogliono distruggere il porto di Bari, prima di abbandonare la città. La sua vicenda è ripercorsa dalla professoressa Isabella Insolvibile e da Paolo Mieli a “Passato e Presente”, il programma di Rai Cultura in onda sabato 9 settembre alle 20.30 su Rai Storia.
L’eroica impresa vedrà la sconfitta dei tedeschi e permetterà a Bellomo di consegnare agli alleati, che arrivano a Bari qualche giorno dopo, una città libera e con le infrastrutture intatte. Il 28 gennaio 1944 il generale Bellomo sarà però arrestato dai militari inglesi con l’accusa di aver compiuto un crimine di guerra: l’episodio incriminato risale al 30 novembre 1941, quando il generale ordina di sparare a due ufficiali inglesi che stavano tentando di fuggire da un campo di prigionia. Il processo, iniziato il 23 luglio 1945, a guerra non ancora conclusa è il primo in Europa contro un presunto criminale di guerra e si svolge nella quasi totale assenza di garanzie per l’imputato: il generale è accusato di aver fatto uccidere a freddo i due uomini e viene condannato a morte. Unico ufficiale italiano a essere giustiziato per crimini di guerra, Nicola Bellomo nel 1951 riceverà la medaglia d’argento al valor militare per l’azione al porto di Bari.