Stasera in TV: Passato e Presente. Giuseppe Mazzini, l’apostolo del Risorgimento
Giuseppe Mazzini fonda la Giovine Italia nel 1831, affermando che l’Italia deve essere “una, indipendente e repubblicana”. Insieme alla prospettiva politica, Mazzini propone una dimensione spirituale del suo impegno che conquista molti giovani patrioti, in Italia e in Europa. Per tutta la prima fase del Risorgimento è il leader indiscusso del movimento indipendentista, ma il fallimento continuo dei moti insurrezionali da lui ispirati lo costringe a una vita da esule. Ne parlano Paolo Mieli e il professor Luigi Mascilli Migliorini a “Passato e Presente”, in onda lunedì 12 settembre alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia. Mazzini trascorre molti anni a Londra dove riflette sulla “questione sociale” e matura un pensiero molto avanzato, anche se sarà sempre distante dalle idee materialiste del nascente socialismo e sarà spesso in polemica con Karl Marx. Le continue sconfitte dei moti mazziniani lo isolano progressivamente dal contesto politico italiano, dove intanto sta prevalendo la linea moderata, con l’alleanza tra i liberali e la monarchia sabauda, sotto la cui bandiera si compie l’unità nazionale.
Mazzini muore in Italia, ma da esule in patria. Per molti anni sarà un corpo estraneo alla retorica risorgimentale e al sistema di valori del nuovo Stato, anche se nel Novecento saranno in molti a contendersene l’eredità politica e culturale.