Sabato 18 gennaio alle 21.20, Rai 4 propone il crime “Padre”. La sedicenne colombiana Lena è in viaggio verso gli Stati Uniti per riunirsi con la sorella. I costi elevati del visto la spingono a collaborare con la polizia per incastrare un truffatore in abiti religiosi, noto come Padre. Una serie di eventi, però, porterà Lena a chiedere aiuto proprio a Padre per raggiungere sua sorella in Minnesota e tra i due scatterà una particolare complicità. Tim Roth interpreta il criminale in abito talare, un personaggio carismatico attorno al quale ruota un crime movie on the road diretto da Jonathan Sobol, già autore di “The Art of the Steal – L’arte del furto”. Al fianco di Roth, Valeria Henríquez, Nick Nolte e Luis Guzmàn, fresco del successo della serie di Tim Burton “Mercoledì”.

Nato a Dulwich (Londra) nel 1961, Tim Roth è il figlio di un’insegnante e un giornalista (entrambi con la passione per la pittura). Il vero cognome del padre dell’attore, Ernie, in realtà è Smith, ma lo ha cambiato con Roth subito dopo la Seconda Guerra Mondiale quando si è ritrovato a dover nascondere la propria nazionalità viaggiando in paesi ostili alla Gran Bretagna.
Prima di interessarsi alla recitazione, Roth condivideva con i genitori la stessa passione per l’arte e infatti ha iniziato i suoi studi al Camberwell College of Art di Londra, con l’obiettivo di diventare uno scultore. A 21 anni invece, ha debuttato nel ruolo di Trevor, uno skinhead nel film televisivo Made in Britain, al quale fece seguito un’interpretazione in Vendetta di Stephen Frears, del 1984, e due film che contribuirono a catalizzare l’attenzione internazionale su di lui, Vincent & Theoe Rosencrantz e Guildernstern sono morti, entrambi del 1990. Dopo essersi trasferito a Los Angeles per fare l’attore, Tim Roth catturò l’attenzione di Tarantino.