Stasera in tv Omaggio a Carlo Maria Giulini
Brahms alla Scala e la Nona di Beethoven
In occasione dei 110 anni dalla nascita di Carlo Maria Giulini (9 maggio 1914 – 14 giugno 2005) Rai Cultura propone sua una memorabile esecuzione della Sinfonia n. 4 di Brahms sul podio della Filarmonica della Scala il 30 maggio 1988, in onda giovedì 9 maggio alle 21.15 su Rai 5.
L’omaggio a Carlo Maria Giulini è completato, alle 17.20, dalla Sinfonia n.9 in re minore op. 125 per soli, coro e orchestra di Ludwig van Beethoven da lui diretta sul podio dell’Orchestra Rai di Torino con il Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Solisti, Charlotte Margiono, Hanna Schwarz, James Wagner e Hans Sotin. Maestro del Coro, Norbert Balatsch.
Giulini nacque a Barletta da una famiglia originaria di Ponti sul Mincio, il padre lavorava nello stabilimento Feltrinelli di Barletta. Nel 1920 la famiglia si trasferì a Gries, che pochi anni dopo venne incorporata dal comune di Bolzano. Qui Giulini studiò alla civica scuola musicale (futuro Conservatorio Claudio Monteverdi), dapprima il violino poi presto passando alla viola, fino al 1929, quando si aggiudicò una borsa di studio all’Accademia nazionale di Santa Cecilia; si diplomò nel 1936. Fu violista di fila nell’orchestra dell’Accademia nazionale di Santa Cecilia dal 1934 esibendosi nella sala dell’Augusteo di Roma. In quell’ambito ebbe l’occasione di suonare sotto la direzione dei più grandi musicisti e direttori dell’epoca, tra cui Richard Strauss, Bruno Walter e Wilhelm Furtwängler.
In seguito diplomatosi in composizione (1939) al Conservatorio Santa Cecilia a Roma, ha conseguito nel 1941 il diploma di perfezionamento in direzione d’orchestra, iniziando tre anni dopo la carriera nei Concerti sinfonici dell’Accademia nazionale di Santa Cecilia ed, in teatro, nel 1950 a Bergamo, dirigendo La traviata.
È Direttore stabile dell’Orchestra Sinfonica della RAI di Milano dal 1945 al 1952, per poi passare al Teatro alla Scala di Milano, prima come assistente di Victor de Sabata, quindi, nel 1953, come direttore stabile fino al 1956.
Appuntamento da non perdere.