Stasera in tv nuovo appuntamento con Art Rider
Alla scoperta della Sardegna
La Sardegna, culla dell’antica civiltà nuragica, è stata oggetto di numerose dominazioni che hanno contribuito ad arricchirla culturalmente. L’archeologo Andrea Angelucci va alla scoperta di questa terra, nell’ultimo episodio della serie “Art Rider” in onda lunedì 23 ottobre alle 19.25 su Rai 5. Un tragitto che va da nord a sud, passando per luoghi di culto di 6000 anni fa e attraversando sotterranei poco noti, fino a giungere verso il mare, a Sant’Antioco. Qui incontrerà una donna che porta avanti la memoria di un’antica tradizione fenicia.
La storia geologica della Sardegna risulta essere nettamente separata da quella della penisola italiana (che si formò nel Cenozoico), essendo legata invece (assieme a quella della Corsica) a quella dell’Europa continentale, di cui fece parte fino alla fine dell’Eocene. Si può far iniziare con la cosiddetta fase sarda dell’orogenesi caledoniana all’inizio del Paleozoico, in cui si formò il primo nucleo dell’attuale Sulcis, per poi emergere completamente, insieme alla Corsica, durante l’orogenesi ercinica (Carbonifero). Attraverso spostamenti e gli scontri tra la grande placca africana, quella eurasiatica e quella nord-atlantica, tra i trentacinque e i tredici milioni di anni fa lungo la costa che va dalla Catalogna alla Liguria, si creò una profonda frattura da cui, circa venti milioni di anni fa, si originò a nord-est il distacco di una micro-placca che comprendeva le attuali Sardegna e Corsica.
Le due isole raggiunsero la loro posizione attuale circa sei o sette milioni di anni fa e al fenomeno della migrazione si aggiunse più tardi la tensione di apertura del mar Tirreno, che creò conseguentemente la conformazione orientale tra le due isole e la penisola italiana. Benché nel passato siano stati documentati dei terremoti, la Sardegna è ritenuta una zona non sismica e tutti i comuni che la compongono sono classificati in zona sismica 4.
Puntata da non perdere.