Stasera in tv Muti prova "Le nozze di Figaro"
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Stasera in tv Muti prova “Le nozze di Figaro”

Il Maestro ancora a disposizione del suo pubblico

Stasera in tv Muti prova "Le nozze di Figaro"

Un magistrale retroscena delle “Nozze di Figaro” di Mozart, un percorso formativo che guida il pubblico al cuore dell’opera. In prima visione alle 21.15 su Rai 5, “Muti prova le nozze di Figaro” attraversa in otto puntate i quattro atti dell’opera, concentrandosi sui suoi momenti chiave, attraverso lo sguardo e l’esperienza di uno dei più grandi direttori d’orchestra del mondo.

Dal 1968 al 1980 è stato direttore principale e direttore musicale del Maggio Musicale Fiorentino e dal 1986 al 2005 è stato direttore musicale del Teatro alla Scala di Milano nelle cui Prime stagionali dirige Don Giovanni, Idomeneo e Il flauto magico, fatto mai successo in precedenza.

Dirige l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, che ha fondato nel 2004 a Piacenza e Ravenna. Dal 2010 è music director della Chicago Symphony Orchestra, con la quale ha rinnovato il contratto fino all’estate del 2022.

Nel 2015 ha fondato la “Riccardo Muti Italian Opera Academy” un’accademia internazionale – aperta al pubblico di uditori – con sede a Ravenna dove allievi di direzione d’orchestra, maestri accompagnatori e cantanti d’opera selezionati da una commissione possono perfezionare le proprie conoscenze con Riccardo Muti.

Il 30 marzo 1996 ha ricevuto una laurea honoris causa in musicologia dall’Università degli Studi di Pavia. Il 20 aprile 2005 Riceve la laurea honoris causa in lettere moderne dall’Università Federico II di Napoli.

Il 4 novembre 2011 Muti ha ricevuto la laurea honoris causa in Storia e critica delle culture musicali dall’Università di Torino.

La sera del 12 marzo 2011, al Teatro dell’Opera di Roma dopo la fine del coro “Va, pensiero”, Muti interrompe la recita e si volta, tenendo un breve discorso riferendosi ai tagli alla cultura annunciati dal governo. Dopo ciò si appresta a dirigere il bis del “Va, pensiero”, invitando il pubblico a unirsi al coro dell’Opera di Roma, dirigendo così (“per la prima volta” per sua stessa ammissione), coro e pubblico.

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