Stasera in TV: Musei di Parigi ad “Art Night”. Con Rai5 (canale 23) al Louvre e al Museo d’Orsay
L’emozione davanti a un’opera d’arte: un merito che non è solo dell’opera, ma anche del complesso lavoro dei musei eseguono per “metterla in scena”. Ma come nasce questo lavoro?
“Art Night”, in onda venerdì 20 agosto alle 21.15 su Rai5, apre un accesso segreto al dietro le quinte di due musei parigini diventati icone nel mondo, il Louvre e il Museo d’Orsay. La serata parte con il documentario “Un martedì al Louvre” di Nadia Cleitman: un martedì d’inverno a Parigi, quando il museo è chiuso. Eppure, è un giorno attivissimo, perché tra lavori di restauro, pulizia delle stanze, spostamento delle opere ed esercitazioni di sicurezza, gli impiegati del Louvre non si fermano neanche oggi.
Nella stanza della Gioconda, una squadra prepara un’operazione su una scala senza precedenti. Prima del grande restyling che subirà questa sala, devono proteggere il capolavoro di Veronese, Le nozze di Cana. Un dipinto di duimensioni sproporzionate: 6 metri di altezza per 9 metri di lunghezza.
Le squadre di conservazione preventiva, intanto, si occupano dalle collezioni reali del XVIII secolo: mobili preziosi come la scrivania di Luigi XVI o la segretaria personale di Maria Antonietta, passano nelle loro mani esperte. Il documentario segue anche tre vigili del fuoco del Louvre nel loro tour settimanale per controllare le risorse di emergenza, tra passaggi segreti che conducono nel fondale; e lo spettacolare movimento del vaso di Thomir, un mastodonte alto due metri e del peso di mezza tonnellata, in bronzo e porcellana di Sèvres. Messo in riserva per quattro anni su un pianerottolo, ritroverà la luce. Ma per questo dovrà percorrere quasi un chilometro nelle sale del museo.
A seguire il documentario “Il Museo d’Orsay, lo spettacolo dell’arte”, scritto e diretto da Bruno Ulmer. Un affascinante e curioso viaggio dietro le quinte di uno dei più famosi e visitati musei del mondo, con oltre tre milioni di visitatori l’anno e una collezione di quasi 100 mila opere, 70 mila delle quali custodite nei depositi. Il documentario lo racconta dal vivo nella sua quotidianità per scoprire le storie dietro le opere e per vedere ciò che, di solito, non si vede. E l’importanza del ruolo di tutti all’interno dell’istituzione: dai lavoratori che spostano le opere agli amministratori, inclusi restauratori, curatori, registi, museografi.