Stasera in TV: “Maximilian”, miniserie tra amore, potere e guerra
Stasera e domani va in onda, in due parti su Rai3 alle 21.20, la miniserie “Maximilian”, dramma storico in costume interpretato da Christa Theret e Jannis Niewhoner.
Nel 1477 Carlo il temerario, duca di Borgogna, muore, gli succede la sua unica figlia Maria, ma la legge impone che una donna non possa governare e per questo deve sposarsi. Maria inizia a subire numerose pressioni, da un lato perché sposi l’erede al trono di Francia e dall’altra dall’imperatore austriaco Federico III che spinge perché sposi suo figlio Massimiliano. Maria deciderà di sposare Massimiliano d’Asburgo.
Il matrimonio fra Maria e Massimiliano viene celebrato per procura: Polheim rappresenta l’arciduca. Poco dopo arrivano de Commynes e Franchois Coppenhole, che insistono perché il matrimonio venga annullato e Maria raggiunga il Delfino di Francia che la sta aspettando alla frontiera, per sposarla. Ma Polheim reagisce e ferisce Franchois. Appresa la notizia, Luigi XI va su tutte le furie. Incarica de Commynes di fare leva sui borghesi di Gand perché si rivoltino contro Maria e Massimiliano. Il re Incarica Le Daim e De Commynes di uccidere Massimiliano.
Quest’ultimo non ha dubbi: l’unica soluzione è muovere guerra contro la Francia. Ma non ha denaro sufficiente, quindi chiede un prestito al ricco mercante Ulrich Fugger del Giglio, il quale, dopo qualche perplessità iniziale, glielo concede. Anche i borghesi di Gand saranno costretti a cedere di fronte a Massimiliano, e a contribuire.
Nel frattempo, fra Maria e Massimiliano nasce un sentimento profondo. Maria dà alla luce un maschio. Durante la cerimonia del battesimo, Massimiliano viene ferito da Le Daim, che riesce a fuggire. La ferita non è grave, e Massimiliano recupera in breve tempo. E insieme al fido Polheim, alla testa di un esercito costituito per lo più da mercenari e contadini, sfida in campo aperto l’amata francese che, benché in forte superiorità numerica, soccombe. La gioia della vittoria, però, verrà presto offuscata dalla morte, per una banale caduta da cavallo, di Maria.