Stasera in TV: Lunedì con Report su Rai3 e su RaiPlay – Con le inchieste “Gli smascherati”, “In diretta” e “Dietro il dato”
Un nuovo lunedì in compagnia delle inchieste di Report, in onda l’11 gennaio alle 21.20 su Rai3 e su RaiPlay. Si parte con “Gli smascherati” di Rosamaria Aquino e la collaborazione di Norma Ferrara e Edoardo Garibaldi. Dall’inizio della pandemia gli appalti per l’acquisto di dispositivi di protezione sono stati affidati dal Commissario per l’emergenza coronavirus quasi sempre senza gara, anche per grandi importi. Come è andata? Parallelamente agli acquisti all’estero e in particolare dalla Cina bisognava creare una filiera nazionale di produzione, l’Italia ci è riuscita? Dalle aziende cinesi da cui sono state comprate mascherine a prezzi altissimi, alle imprese del Cura Italia, fino al maxi appalto Fca, il viaggio di Report tra mediatori diventati milionari e mascherine cinesi che l’Italia non compra più, ma ancora arrivano negli aeroporti della penisola. A seguire l’inchiesta “In diretta” di Giuliano Marrucci con la collaborazione di Eleonora Zocca. Sono passati dieci anni da quando PewDiePie, il più famoso youtuber al mondo caricava la sua prima clip che lo riprendeva mentre giocava ai videogiochi. Oggi i suoi video sono stati visti circa 26 miliardi di volte e si stima che a fine 2020 abbia guadagnato poco meno di 60 milioni di dollari. Il gaming è un settore in continua crescita che ha esplorato, negli anni, nuove forme di espressione. Di recente abbiamo assistito a un esodo di influencer che da Youtube sono passati al meno noto Twitch. Con il 90% delle ore complessive di livestreaming, la piattaforma di proprietà di Amazon non ha rivali nel settore. Report ha provato a ricostruire i motivi del successo creando un canale ad hoc, e ha individuato le numerose lacune finanziarie che ancora affliggono il settore del gaming. Quanti soldi ha perso l’erario italiano per non aver creato un codice Ateco rivolto agli streamer?
Infine “Dietro il dato” di Antonella Cignarale con la collaborazione di Marzia Amico. Per monitorare l’impatto dell’epidemia da Sars-Cov-2 viene rilevata quotidianamente una mole di dati dalle aziende sanitarie locali che però non sempre viene trasmessa con completezza alla Regione. Altri dati raccolti invece a livello regionale, seppur preziosi, non vengono inviati ai vertici nazionali. E a oggi non c’è un dato solido nazionale sul rischio di trasmissione di contagio nel momento in cui ci si esponga a un caso positivo in ambito familiare, lavorativo o ricreativo. Se non pubblicato nella sua completezza, il dato offre una marginale lettura della situazione pandemica, finanche fuorviante. Se dal bollettino giornaliero la diminuzione di ricoveri in terapia intensiva può sembrare una buona notizia, in realtà non si sa se i posti letto liberati sono di pazienti dimessi o deceduti. E il dato dei decessi Covid come viene calcolato?