Stasera in TV: “Luisa Spagnoli”, la storia di una grande donna
Stasera Rai1 ripropone il film tv “Luisa Spagnoli”.
Perugia, primi del Novecento. La giovane Luisa Spagnoli (Luisa Ranieri), di umili origini ma di grandissima determinazione, decide di rilevare una piccola confetteria ormai in abbandono. Lo fa per sfuggire al destino che la vorrebbe casalinga o sotto padrone; lo fa per dare un futuro anche ai tre figli avuti da Annibale (Vinicio Marchioni) marito fedele, da lei amatissimo, musicista valente e quasi del tutto privo di senso pratico.
È Luisa infatti a guidare quella che sembra fin dall’inizio un’impresa disperata. A Perugia l’economia ristagna, la gente non ha molto da spendere, ma Luisa è una fucina di intuizioni non solo dolciarie, capisce che i consumi fino ad allora appannaggio di pochi – come i dolciumi – diverranno presto alla portata di molti. Per realizzare il sogno, Luisa lavora fino a notte fonda con grandissimi sacrifici. Non è visto, inoltre, di buon occhio che sia una donna a guidare un’azienda. I pettegolezzi si sprecano, soprattutto quando entra in scena il conte Icilio Sangiorgi (Gianmarco Tognazzi), invaghitosi di Luisa che tira dritto, incurante di corteggiamenti e chiacchiere fuori luogo: scommette sulla qualità dei suoi prodotti e, nonostante le difficoltà incalzanti, ottiene finalmente un certo credito tra i perugini.
Ma lo spettro della chiusura è sempre dietro l’angolo, forse per questo Luisa tenta un gesto più che audace per una donna di allora: propone ai Buitoni, già allora noti industriali, un’alleanza. Nasce la società destinata a innovare profondamente il modo di produrre, vendere, pubblicizzare, gestire il personale, consumare cioccolate, caramelle, dolciumi: la Perugina.
Il capostipite dei Buitoni, Francesco (Massimo Dapporto), incarica il figlio minore, Giovanni (Matteo Martari), di risanare i conti della Perugina.
Lui e Luisa sono caratteri forti e lo scontro fin dall’inizio è inevitabile. Si detestano, poi imparano a stimarsi. Grazie agli sforzi congiunti la Perugina conquista quote sempre più rilevanti di mercato. Le industrie dolciarie del nord vedono minacciato il loro monopolio. È Leone Cravero (Franco Castellano), industriale spregiudicato e pronto a tutto, a minacciare l’affermazione crescente della Perugina. Ma Luisa e Giovanni riescono a sventare ogni insidia della concorrenza. Luisa è una fucina di idee che culminano con il celebre Bacio, da subito un successo e prodotto di punta dell’azienda. Lavorare gomito a gomito, affrontare fianco a fianco le avversità, nonostante la differenza di ben quattordici anni di età, unisce Luisa e Giovanni.
Nasce così una passione tra Luisa e Giovanni che divampa nonostante la differenza di età e i rischi che i due amanti corrono in una città piccola come Perugia, dove presto la voce dell’adulterio inizia a circolare.
Il fatto arriva alle orecchie di Cravero, nemico giurato della Perugina, che vede un’occasione inaspettata per sconfiggere gli avversari. Il conte Icilio Sangiorgi viene, infatti, da questi pagato per divulgare pettegolezzi e maldicenze, spezzare l’unione tra Luisa, Giovanni e Annibale.
Scoppiato lo scandalo, Annibale sorprende tutti reagendo con grande dignità. Capisce quanto la moglie sia innamorata di Giovanni, più dinamico e pronto alle scommesse della vita, e non le da colpe. Annibale si fa da parte trasferendosi ad Assisi da dove continuerà ad amarla.
Risentita invece la reazione di Francesco Buitoni, che affronta risolutamente Giovanni imponendogli di lasciare Luisa. Il figlio rifiuta, rompe con la famiglia, si trasferisce ad abitare nei locali della Perugina.
Uniti ormai sul lavoro e nella vita, Luisa e Giovanni danno un impulso formidabile all’azienda. Luisa è anche attentissima alle condizioni di vita delle operaie: fa aprire in fabbrica un asilo nido, cosa mai vista. Le maestranze l’adorano.
Fallito il suo piano, Cravero tenta il tutto per tutto arrivando a pagare una ragazza perché sostenga di essere la nuova amante di Giovanni e di essere stata da lui messa incinta. Pensa così di riuscire a spezzare l’unità della coppia Giovanni-Luisa, ma l’inganno viene scoperto e anche questo tentativo va in pezzi.
La Perugina è più forte che mai, sorta praticamente dal nulla crea centinaia di posti di lavoro e vende i suoi prodotti ovunque, in Italia e nel mondo, portando il nome della città fino a New York.
Con gli anni, però, il rapporto tra Luisa e Giovanni muta. È lei per prima che, per amore, rinuncia: comprende che Giovanni ha bisogno di una donna che gli possa dare dei figli, insiste per rendergli la libertà. Giovanni dapprima resiste, infine si trasferisce negli USA per curare gli interessi dell’azienda.
Quasi a riempire il vuoto, Luisa si getta in un’altra impresa: la creazione di una casa di moda (quella che ancora oggi prende il suo nome). Ha sempre avuto un talento per la sartoria ed è convinta che non esista ancora una moda adatta alla donna moderna. La inventerà lei, cominciando con poche lavoranti.
Luisa è lanciatissima in questa nuova avventura, quando una gravissima malattia la colpisce. Giovanni torna in Italia, si occupa di lei, la porta a Parigi, dai migliori medici. Si riaccende la fiamma del sentimento ma ormai è troppo tardi…