Stasera in TV: L'Italia della Repubblica - Un popolo di emigranti Stasera in TV: L'Italia della Repubblica - Un popolo di emigranti
 |  | 

Stasera in TV: L’Italia della Repubblica – Un popolo di emigranti

Stasera in TV: L'Italia della Repubblica - Un popolo di emigranti Stasera in TV: L'Italia della Repubblica - Un popolo di emigranti “Torino, Torino la bella città, si mangia si beve e bene si sta!”. La filastrocca recitata dai bambini pugliesi e calabresi alla fine degli anni ’50 dà la misura del potere di attrazione della città industriale per eccellenza. Il fenomeno delle migrazioni interne rappresenta, infatti, una delle conseguenze più rilevanti della crescita industriale. Una storia riletta da “L’Italia della Repubblica”, in onda mercoledì 20 luglio alle 22.10 su Rai Storia. Firmata da Marta La Licata e introdotta da Paolo Mieli, la puntata ospita il contributo degli storici Piero Bevilacqua, ed Emilio Franzina, del demografo Antonio Golini e del giornalista e scrittore Goffredo Fofi.
Dal 1951 al 1960 oltre due milioni di persone abbandonano il Mezzogiorno per trasferirsi nelle città del nord o all’estero. Si viaggia a bordo del treno del sole, il simbolo di quei viaggi che hanno unito il nord al sud dell’Italia.
Si parte dalla Puglia, dalla Sicilia, dalla Campania, ma anche il settentrione ha i suoi emigranti. Il Sud diventa il serbatoio di manodopera per il triangolo industriale. Gli effetti sono immediati: le campagne si spopolano e le città si riempiono con evidenti problemi di sovraffollamento e insufficienza dei servizi. Si parte con in tasca l’indirizzo di un compaesano che può ospitarti in attesa di trovare un lavoro. Si vive in pensioni, in locande, a volte in soffitte e l’integrazione non è facile. Spesso i “meridionali” sono guardati con diffidenza e ci vorrà del tempo perché l’integrazione avvenga. Ernesto Olivero, intervistato da Michele Astori, aiuterà a capire l’impatto dei movimenti migratori sulle città e sulle vite degli italiani che hanno raggiungo il nord negli anni ‘60.

Autore

Articoli simili

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *