Stasera in TV: L’Italia della Repubblica – Il boom e gli italiani
Tra il 1958 e il 1963 l’Italia conosce un periodo di grande crescita. L’economia del Paese sposta il suo baricentro dall’agricoltura all’industria, raggiungendo livelli paragonabili a quelli di altri Paesi Occidentali.
Il reddito medio delle famiglie cresce e consumi un tempo inimmaginabili diventano accessibili a tutti, o quasi. Gli anni del boom economico sono al centro del nuovo appuntamento con “L’Italia della repubblica”, la serie di Rai Cultura introdotta da Paolo Mieli, in onda mercoledì 13 luglio alle 22.45 su Rai Storia.
Ospite in studio, intervistato da Michele Astori, Giorgetto Giugiaro racconta la sua esperienza di giovane apprendista alla Fiat e alla Bertone. Lambrette, utilitarie, la televisione, gli elettrodomestici, diventano oggetti del quotidiano, contribuendo a cambiare stili di vita, costumi e aspirazioni. Si fa avanti un paese che sente meno il peso della tradizione e sempre più forte il richiamo di un futuro che sembra a portata di mano. Non ci sono però solo aspetti positivi in questi anni che hanno fatto gridare al “miracolo”. In controluce, emergono problemi non affrontati di cui si vedono ancora le conseguenze. La crescita è forte, ma diseguale. Non raggiunge tutte le classi sociali, non intacca antichi privilegi, e non modifica consolidati rapporti di genere che vogliono la donna subordinata. Provoca inurbamento selvaggio e spopolamento delle campagne, e danneggia il paesaggio e l’ambiente in un sistema di valori in cui l’ecologia non ha ancora un posto. Sono però le prove di una modernizzazione che era ormai ineludibile, e che ancora oggi il paese attende di perfezionare.
La puntata ospita il contributo delle storiche Emanuela Scarpellini e Patrizia Gabrielli e dello storico dell’economia Giuseppe Berta, e dà voce anche ai protagonisti dell’epoca come Enrico Mattei, Adriano Olivetti e Giovanni Borghi, in interviste di repertorio delle Teche Rai.