Stasera in TV: L’Italia della Repubblica. De Gasperi e il dopoguerra
Il 18 aprile 1948 l’Italia va al voto. È una festa della democrazia che vede un’affluenza del 92 per cento e il trionfo della Dc di Alcide De Gasperi, che supera il 48 per cento dei consensi. È il culmine di una stagione politica – baricentro dell’Italia della ricostruzione – partita dal 1946, anno in cui si tiene la conferenza di Parigi che disegna la nuova Europa. Eventi al centro della seconda puntata della serie “L’Italia della repubblica”, introdotta da Paolo Mieli e in onda martedì 18 gennaio alle 22.10 su Rai Storia. È soprattutto l’Italia di De Gasperi, che viene raccontata dalla figlia Maria Romana, intervistata nel “faccia a faccia” condotto da Michele Astori. Figlia, confidente, compagna di viaggio e custode della memoria del padre, Maria Romana De Gasperi sottolinea l’indole autorevole e lo spirito paterno del leader democristiano, un “cattolico che non era clericale”, che si racchiuse nella preghiera prima del discorso di Parigi del 10 agosto 1946, in cui si presentò da sconfitto all’uditorio delle potenze vincitrici ed esordì col celebre incipit: “Signori delegati, prendo la parola in questo consesso mondiale e sento che tutto, tranne la vostra personale cortesia, è contro di me”.
Ma il racconto dà voce anche ai protagonisti dell’epoca come Alcide De Gasperi, Luigi Gedda, Giorgio Amendola, Lelio Basso, Giuseppe Saragat, e i diplomatici americani Harry Cleveland, Averell W. Harriman, Henry Tasca, grazie alle interviste di repertorio delle Teche Rai. Al centro della narrazione, ci sono gli sviluppi del contesto internazionale, i prodromi della guerra fredda, con le potenze occidentali contrapposte al blocco sovietico, e le ripercussioni sulla politica interna di queste divisioni.
La puntata si avvale del contributo degli storici Paolo Acanfora, Piero Craveri, Angelo Ventrone e dell’esperta di comunicazione politica Flavia Trupia.