Stasera in TV: L’integrale delle Sinfonie di Schuman con l’Orchestra Rai. Due prime serate con Daniele Gatti
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Dopo il successo dell’integrale delle sinfonie di Brahms realizzato la scorsa stagione, il direttore d’orchestra milanese Daniele Gatti è tornato sul podio dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai per due settimane consecutive con un nuovo progetto monografico: l’integrale delle sinfonie di Robert Schumann. Il primo concerto, con la Sinfonia n. 1 in si bemolle maggiore op. 30 e la Sinfonia n. 3 in mi bemolle maggiore op. 97, che si è tenuto all’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino, sarà proposto mercoledì 9 marzo alle 21.15 su Rai 5. Giovedì 10 marzo, sempre in prima serata su Rai 5, andrà in onda l’esecuzione della Seconda e della Quarta Sinfonia.
Nel primo concerto con l’Orchestra Rai, Gatti apre con la Prima e chiude con la Terza Sinfonia. La Sinfonia n. 1 testimonia l’entusiasmo con cui il giovane Schumann aveva affrontato la forma sinfonica per la prima volta: l’approntò in quattro giorni, concludendone la strumentazione nelle tre settimane successive. Sebbene Schumann a un certo punto avesse cancellato gli iniziali titoli del primo e dell’ultimo tempo, che alludevano alla primavera («Risveglio della primavera» e «Addio alla primavera»), fu egli stesso a dichiarare in una lettera che per la Prima Sinfonia furono fonte d’ispirazione i versi di Adolf Böttiger dedicati proprio alla primavera. Per creare la Terza Sinfonia impiegò invece circa un mese, completandola verso la fine del 1850 e ribattezzandola ‘Renana’, in omaggio all’amata Renania in cui si era trasferito insieme alla famiglia due anni prima.
A trentun anni Robert Schumann si cimentò per la prima con la sinfonia, la forma ‘assoluta’ beethoveniana, il più illustre tra i generi musicali dell’epoca. Prima di allora si era dedicato principalmente al pianoforte, protagonista di almeno dieci anni della sua produzione a partire dal 1829, quando aveva appena 19 anni. Nel 1840 si era dedicato ai Lieder con il ciclo Dichterliebe (L’amore del poeta). Fu il 1841 a segnare la svolta sinfonica nella carriera del compositore romantico che per un decennio, fino al 1851, avrebbe lavorato alle sue Quattro Sinfonie.