Stasera in TV: “Le Ragazze” di Rai3. Tra le protagoniste Anna Fendi e Rosy Bindi
È Maria Pollacci, nata nel 1924 in provincia di Modena e divenuta famosa come l’ostetrica dei record, la prima protagonista della nuova puntata di “Le Ragazze”, in onda giovedì 24 giugno alle 21.20 su Rai3. Rimasta nubile e senza figli, ha aiutato a venire al mondo 7668 bambini, il primo nel 1945, l’ultimo nel 2020, sostenendo le loro mamme con professionalità e amore.
Dopo di lei si intrecceranno i racconti di due grandi Ragazze degli anni ‘50: la stilista e imprenditrice Anna Fendi e la pianista e compositrice Teresa Procaccini. Secondogenita delle cinque sorelle più famose della moda, Anna racconta una storia tutta italiana di passione e dedizione al lavoro: dalla piccola bottega dei genitori nel centro di Roma al sodalizio con Karl Lagerfeld fino al successo in tutto il mondo, il nome Fendi è stato tra i protagonisti assoluti della grande stagione del Made in Italy.
Teresa Procaccini, nata a Cerignola, ha invece dedicato tutta la sua vita alla musica: è stata direttrice del Conservatorio di Foggia, insegnante all’Accademia Santa Cecilia di Roma e soprattutto compositrice, riuscendo ad affermarsi in un ambito artistico e culturale dominato dalla presenza maschile.
Seguono le storie di due Ragazze degli anni ‘70: l’evoluzione umana e politica di Rosy Bindi, dall’attentato nel 1980 a Vittorio Bachelet che ha segnato profondamente il suo impegno politico, agli incarichi che ha ricoperto per il centrosinistra in 24 anni di storia parlamentare fino al 2018 (ministra, deputata, vicepresidente della Camera, presidente del PD, presidente della Commissione Antimafia), e la storia di Maura Tirillò, giovane ribelle nella Roma infuocata degli anni ‘70 e tassista a partire dalla metà degli anni ’90, quando a guidare i taxi nella Capitale c’erano soltanto 5 donne per quasi 5000 vetture.
Sarà la giovanissima Giada Arena a chiudere la puntata: ex bambina prodigio e attrice, per dieci anni nel cast della fiction televisiva Don Matteo, Giada ci racconta quanto sia stato difficile vivere l’adolescenza sotto i riflettori e di come abbia maturato a poco a poco la consapevolezza di voler fare altro nella vita.