Stasera in tv “Le leggi fondamentali della stupidità umana”
Un’opera in cinque “quadri”
L’opera è suddivisa in cinque quadri, tanti quante sono le “leggi”, suddivisi a loro volta in cinque scene (di cui una strumentale e le altre vocali), nelle quali agiscono le quattro voci dei non personaggi che si destreggiano tra canto intonato e declamazione – l’Intelligente (il soprano Ljuba Bergamelli), il Bandito (il contralto Victoria Massey), lo Stupido (il tenore Manuel Amati) e lo Sprovveduto (il basso Oliver Pürckhauer) – a cui si aggiunge la voce fuori campo di Cauteruccio. La parte strumentale è affidata a tredici strumenti (archi, legni, ottoni, toy piano e percussioni, tra cui un set di padelle).
- Prima Legge Fondamentale: sempre e inevitabilmente ognuno di noi sottovaluta il numero di individui stupidi in circolazione.
- Seconda Legge Fondamentale: la probabilità che una certa persona sia stupida è indipendente da qualsiasi altra caratteristica della persona stessa.
- Terza (e aurea) Legge Fondamentale: una persona stupida è una persona che causa un danno a un’altra persona o gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sé o addirittura subendo una perdita.
- Quarta Legge Fondamentale: le persone non stupide sottovalutano sempre il potenziale nocivo delle persone stupide. In particolare, i non stupidi dimenticano costantemente che in qualsiasi momento e luogo, e in qualunque circostanza, trattare e/o associarsi con individui stupidi si dimostra infallibilmente un costosissimo errore.
- Quinta Legge Fondamentale: la persona stupida è il tipo di persona più pericoloso che esista.
- Corollario: lo stupido è più pericoloso del bandito.