Stasera in TV: Le isole scozzesi con Ben Fogle. Incontri inattesi tra mare e terra
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Stasera in TV: Le isole scozzesi con Ben Fogle. Incontri inattesi tra mare e terra

Stasera in TV: Le isole scozzesi con Ben Fogle. Incontri inattesi tra mare e terra
Incontri inattesi tra mare e terra

Ben Fogle torna a Taransay, l’isola dove, oltre 20 anni fa, ha preso parte al programma televisivo “Castaway”. Parte da qui l’episodio della serie “Le isole scozzesi con Ben Fogle”, in onda domenica 22 maggio alle 21.15 su Rai 5. Ben visita la splendida Luskentire Beach a Harris e si unisce ai membri della comunità locale per scoprire in che modo la lontananza dell’isola dalla frenetica vita urbana sostiene la santità del Sabbath protestante e come questa tranquillità influisca sulla fede e sul culto. A Tarbert, incontra l’ex biochimico Abdul, un musulmano della township che rivela come i valori della propria fede siano in armonia con l’etica protestante tradizionale di Harris e che, dopo 20 anni qui, si sente più vicino a Dio che altrove. Attraversando l’istmo dell’isola verso Lewis, Ben trascorre una notte di solitudine e riflessione in una scogliera Bothy che si affaccia sull’Atlantico prima di accompagnare Norma Macleod in una nuotata in acque selvagge dalla spiaggia di Bosta. Norma, a cui recentemente è stato diagnosticato un cancro, usa il nuoto in acque fredde per ripristinare mente, corpo e anima. Visitando le misteriose pietre erette di Calanais, poi, viene a conoscenza del mito locale secondo cui le grandi lastre sono giganti trasformati in pietra per essersi rifiutati di convertirsi al cristianesimo. Per scoprire di più sulla fede precristiana di Lewis, Ben parla con l’archeologo Ian McHardy con cui scala un faraglione alto 40 metri, dove 7000 anni fa venivano bruciate pire funerarie. A Stornoway, infine, scopre come la tragedia di Iolaire – il peggior disastro marittimo del Regno Unito in tempo di pace dopo il Titanic – abbia plasmato la fede dell’isola e incontra Margaret Ferguson, un’artista che dipinge i ritratti di tutte le 201 vittime e spiega come il suo lavoro stia aiutando a guarire una comunità dopo un secolo di lutto silenzioso.

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