Stasera in Tv: Le inchieste di Report su Rai3- Da Alitalia all’Oms
Nuovo appuntamento con le inchieste della squadra di Report su Rai3, lunedì 30 novembre, alle 21.20. Si parte con “Allacciate le cinture” di Danilo Procaccianti.
In questo periodo si parla tanto di Alitalia perché il governo Conte ha deciso di stanziare 3 miliardi di euro per salvarla, che si aggiungono ai tanti soldi pubblici messi in campo in quello che sembra un pozzo senza fondo. E quando è toccato ai privati? L’ultima avventura è stata quella con gli emiratini di Etihad, una partnership fortemente sponsorizzata dall’allora premier Matteo Renzi. Come è finita? Molto male. Dopo due anni e mezzo hanno portato i libri in tribunale. Ma il rapporto degli Emirati con l’Italia in epoca Renzi non si esaurisce con Alitalia: Report mostrerà tutti i documenti sul famoso Air Force Renzi, l’aereo di Stato voluto dall’ex premier. Si era siglato un accordo, sempre con Etihad, di svariati milioni di euro per un aereo che valeva pochissimo ed era fuori produzione dal 2011. Inoltre, l’inchiesta racconterà la vicenda di Piaggio Aerospace, l’azienda aeronautica del settore sicurezza e difesa anch’essa entrata in possesso degli Emirati Arabi in epoca renziana. E poi c’è un drone militare in sperimentazione, precipitato misteriosamente.
Con “Il parafulmine” di Giulio Valesini e Cataldo Ciccolella, poi, si parla del documento dell’Oms che denunciava come il piano pandemico italiano fosse del 2006, come scoperto da Report. Poche ore dopo la sua pubblicazione viene però rimosso. Secondo le stime del Generale Lunelli, esperto di difesa batteriologica, un piano aggiornato avrebbe salvato diecimila vite. Report tornerà a raccontare con documenti esclusivi cosa è successo davvero nelle stanze dell’Oms e perché il rapporto scomparso sia una bomba mediatica, tra incidenti diplomatici, cattivo uso di fondi della cooperazione, immunità diplomatica usata da scudo contro le convocazioni della procura di Bergamo e una curiosa comunione di intenti tra i pezzi grossi dell’Oms e il nostro ministero della Salute.
Infine, l’inchiesta “Mission Impossible?” di Adele Grossi affronta il tema della seconda ondata: l’Italia avrebbe dovuto farsi trovare pronta, c’erano addirittura sul tavolo 192 milioni di euro stanziati dal Governo per potenziare i pronto soccorso e altre risorse per incrementare il numero dei medici, eppure i primi restano insufficienti e spesso inadeguati; i medici, invece, sono pochi, o meglio sono pochi gli specialisti, soprattutto nel ramo emergenza-urgenza. È così che ospedali e Asl, già da prima dell’emergenza sanitaria, hanno delegato il compito di reclutare personale alle cooperative private che inviano medici negli ospedali italiani, spesso neolaureati e privi di esperienza.