Stasera in TV: Le inchieste di “Report”. Dal business mascherine ai gessi per la concimazione
Mascherine, fanghi di depurazione, decoro urbano e mozzarella di bufala. Sono questi gli argomenti di “Report” in onda lunedì 10 gennaio alle 21.20 su Rai3. In “L’odore dei fanghi” di Bernardo Iovene (con la collaborazione di Alessandra Borella e Greta Orsi) si approfondisce come vengono trattati e usati i fanghi di depurazione. Le procure di Brescia, Lodi e Pavia hanno scoperto infatti centinaia di migliaia di tonnellate di fanghi e gessi fuori norma e inquinati da sostanze tossiche che sono state sversate sui terreni del nord Italia, in quattro regioni e centinaia di province. Le inchieste sono partite dalle denunce degli abitanti che per anni hanno subito i miasmi provenienti dai centri di trattamento. Report ha ricostruito la filiera dei fanghi “tal quale” e quella del prodotto diventato gesso di defecazione, una pratica consolidata che si muove in un vuoto normativo. Quest’anno entrerà in vigore un nuovo regolamento europeo, ma ogni Stato può continuare a utilizzarli secondo le proprie normative nazionali. E se in Spagna, Gran Bretagna e Irlanda sono largamente impiegati come fertilizzanti, in Olanda, Belgio e Svizzera preferiscono incenerirli. In Italia i fanghi dei depuratori civili e industriali possono essere recuperati in agricoltura come concime perché contengono azoto e fosforo utili ai terreni, ma anche una serie di inquinanti, metalli pesanti, idrocarburi e PCB considerati cancerogeni. Una legge del 2018 ha stabilito dei limiti per queste sostanze, ma se trattato, il fango diventa gesso e può essere utilizzato come un fertilizzante e sfuggire ai controlli severi che invece ci sono per i fanghi tal quale. In “Giù la maschera” di Rosamaria Aquino (con la collaborazione di Marzia Amico) si parla invece di mascherine. Da pochi giorni il Governo ha imposto l’obbligo della FFP2 in determinati luoghi e ha stabilito un prezzo calmierato che le farmacie possono anche scegliere di non praticare. Le mascherine da inizio pandemia però sono state un business milionario per molti fornitori, ma anche per mediatori che avrebbero messo a disposizione i propri contatti con dirigenti pubblici in cambio di lauti compensi. Report con testimonianze esclusive ricostruisce la rete dei controlli sullo sdoganamento dei dispositivi e torna sulle trame che avrebbero accompagnato gli appalti per l’acquisizione delle mascherine di Stato. Max Brod in “A caval donato” si occupa del decoro delle vie cittadine e dei parchi pubblici, che è tutelato da norme che vietano di sporcare con le deiezioni animali questi luoghi. Gli escrementi rappresentano anche un fattore di rischio per il virus del tetano, ma allora perché Polizia e Carabinieri a cavallo lasciano le deiezioni dei loro animali a terra durante il pattugliamento? Il problema sembra diffuso nei corpi di polizia di mezzo mondo. Report ha raccolto le lamentele dei cittadini che devono convivere con questo inconveniente ed è andato a interpellare i diretti interessati: i responsabili nazionali dei reparti di Polizia e Carabinieri a cavallo. In “Occhio alla bufala” di Rosamaria Aquino (con la collaborazione di Marzia Amico e Alessia Marzi) si parla, infine, del giro d’affari a cinque zeri legato alla mozzarella di bufala DOP. A Caserta insiste la maggioranza dei caseifici ed è proprio lì si che sta combattendo la battaglia più difficile per le bufale: secondo una recente inchiesta della Procura di Santa Maria Capua Vetere, ne sarebbero state abbattute in dieci anni decine di migliaia per sospette brucellosi e tubercolosi, ma a un esame al macello, molti di quegli animali sarebbero poi risultati sani. Report ripercorre tutta la filiera, dagli allevamenti ai trasformatori, alle prese con l’eterno dilemma tra latte fresco e congelato e cagliate che arrivano dall’estero.