Stasera in tv le “Iconologie quotidiane” di Papa
Un viaggio nelle “nicchie” dell’arte
Dai misteriosi reperti del Neolitico di Göbekli Tepe, in Turchia, alle origini dell’iperrealismo americano, passando per l’architettura carolingia, una rilettura dell’arte bizantina, un Leonardo enigmatico, gli affreschi di Andre Sacchi e il divisionismo di Pellizza da Volpedo: è un viaggio nell’arte e nelle sue espressioni meno conosciute, ma affascinanti quello che Rodolfo Papa propone nella nuova serie di “Iconologie quotidiane”, il programma di Rai Cultura in onda da lunedì 8 a domenica 14 aprile alle 20.10 su Rai Storia.
Si parte dalla Turchia e dal complesso di strutture circolari in pietra – datato 11.600 anni fa, nel cosiddetto Neolitico preceramico – di Göbekli Tepe, con mura intervallate da pilastri a forma di T e incisioni di figure umane che fanno pensare a divinità o persone che comandavano la comunità.
Dall’oriente alla Germania: martedì è di scena la Torhalle di Lorsch, nell’Assia, un edificio porticato che probabilmente costituiva l’ingresso di un’abbazia benedettina, di cui sono rimaste solo le rovine, e che è considerato un capolavoro dell’architettura carolingia.
Una rilettura dell’arte bizantina è protagonista mercoledì con “La crocifissione” della Cappella di Teodoto a Santa Maria Antiqua in Roma, mentre giovedì Rodolfo papa rilegge il San Gerolamo di Leonardo, una delle sue opere più enigmatiche, incompiuta e dì cui non si conoscono destinazione e committente.
Venerdì, in primo piano gli affreschi dipinti da Andrea Sacchi, uno dei maggiori pittori del ‘600 romano, per la loggia del Palazzo di Ripetta del Cardinale Francesco Maria del Monte. A lungo considerati perduti, sono stati ritrovati nel 2011 in un appartamento privato, all’interno del Palazzo San Martino Valperga, la cui costruzione aveva assorbito resti del precedente palazzo cardinalizio.
Sabato, obiettivo su “Il sole nascente” di Pellizza da Volpedo, un dipinto divisionista – carico di simboli – in cui un paesaggio campestre è immerso nella luce dell’alba e offuscato dal bagliore del sole.