Stasera in tv "L'avversario. L'altra faccia del campione"
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Stasera in tv “L’avversario. L’altra faccia del campione”

Bruno Giordano

Stasera in tv "L'avversario. L'altra faccia del campione"

E’ Bruno Giordano il protagonista de “L’Avversario”, in onda mercoledì 12 giugno alle 21.10 su Rai Storia. Marco Tardelli è a Roma e incontra il trasteverino doc Giordano, suo ex avversario in campionato e compagno di squadra in Nazionale per fare con lui una chiacchierata in cui il bomber della Lazio e del Napoli si racconterà senza filtri, parlando per la prima volta in televisione anche dei momenti più critici della sua vita. Il difficile ambiente di Trastevere degli anni Settanta è stato il primo avversario di Giordano, sconfitto grazie alla sua passione per il pallone e grazie a Don Pizzi, un prete che, oltre a tenerlo lontano dalla strada, gli procura a 13 anni il primo provino per la Lazio. Giordano si guadagna così l’occasione di iniziare a giocare con i campioni d’Italia del 1974: la Lazio di Maestrelli allenatore, di Wilson capitano, di Chinaglia, Martini, Pulici e Re Cecconi.  Il 23 marzo 1980, dopo una stagione da capocannoniere con una convocazione praticamente certa per l’Europeo, che si sarebbe giocato l’estate seguente, Giordano viene arrestato insieme ad altri suoi compagni di squadra nel primo importante scandalo del calcioscommesse. Giordano grida a gran voce la sua innocenza. La condanna che gli verrà inflitta al termine del processo sportivo è pesantissima: tre anni e sei mesi di squalifica che gli faranno saltare, oltre all’Europeo del 1980 e a due stagioni di campionato, anche il Mondiale del 1982, quello che vedrà trionfare i suoi compagni di Nazionale, tra cui Tardelli. Dopo l’amnistia seguita alla vittoria del Mondiale, Giordano tornerà in campo determinato a battere qualsiasi avversario: riuscirà a riportare la sua Lazio in serie A, per poi essere notato niente meno che da Maradona, che nel 1985 farà di tutto per averlo nel Napoli. Quello vinto nel 1987 sarà lo scudetto del riscatto, tanto per i napoletani quanto per Giordano.

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