Stasera in TV: L'”Art Night” di Rai5 (canale 23) – David Hockney. L’eternità ritrovata
I movimenti dell’arte sono blocchi in continuo mutamento: danno vita a rivoluzioni culturali, diramano influenze e toccano gli artisti più disparati. La Pop Art è stato uno spartiacque del Novecento che ha influenzato artisti che poi hanno preso strade molto diverse. Come David Hockney, il cui lavoro inizialmente aveva una certa somiglianza con quello di Francis Bacon, ma che fu presto ascritto alla scena Pop Art quando cominciò la sua serie Swimming Pool, dipingendo ritratti e scenografie e lavorando con fotografia, paesaggi, sperimentazioni. Oggi David Hockney è il re del mercato dell’arte. Il suo Portrait of an Artist (Pool with Two Figures) è stato venduto all’asta nel 2018 diventando l’opera più pagata di sempre di un artista vivente. Il programma di Rai Cultura “Art Night”, in onda venerdì 5 febbraio alle 21.15 su Rai5, racconta questo personaggio con il documentario in prima visione “David Hockney. L’eternità ritrovata” di Michael Trabitzsch prodotto con Arte France, che ripercorre la sua opera considerevole e la sua lunga vita. “Disegno il mondo, disegno me stesso” ha detto Hockney. Fin dall’inizio è stato coinvolto in un dialogo continuo con la sua epoca. In tal modo, ha utilizzato ogni formato e mezzo artistico a sua disposizione: pittura, disegno, installazione, scenografia, fotografia, collage e telefono cellulare. Hockney, cresciuto in Inghilterra, fuggito dai vincoli delle piccole città per vivere in California, ha lavorato a Parigi, Londra e New York, per poi tornare in Inghilterra, dove risiede oggi. Il documentario si concentra su quei luoghi della sua vita che hanno fortemente influenzato il suo lavoro, utilizzando una notevole quantità di filmati d’archivio per evidenziare le varie fasi della sua opera in relazione ai luoghi in cui ha vissuto e lavorato.
A seguire, “Art Night” racconta come i riflessi della Pop Art siano arrivati fino in Italia, trovando terreno fertile negli artisti della Scuola di Piazza del Popolo. Lo racconta il documentario di Giuseppe Sansonna “Ombre elettriche”, prodotto da Rai Cultura, con la consulenza scientifica di Alessandro Masi. Protagonisti lo stile e l’arte degli anni ’60 visti da due punti diversi: Roma e Londra. In primo piano i lavori di Franco Angeli, Tano Festa, Mario Schifano, tre pittori visionari e inquieti.