Stasera in Tv: L'"Art Night" di Rai5 (canale 23) - David Alfaro Siqueiros Stasera in Tv: L'"Art Night" di Rai5 (canale 23) - David Alfaro Siqueiros
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Stasera in Tv: L'”Art Night” di Rai5 (canale 23) – David Alfaro Siqueiros

Stasera in Tv: L'"Art Night" di Rai5 (canale 23) - David Alfaro Siqueiros Stasera in Tv: L'"Art Night" di Rai5 (canale 23) - David Alfaro Siqueiros Una strada assolata e polverosa, un edificio che si staglia sulla campagna brulla, vegetazione rada. L’auto si ferma e la telecamera riprende un cantiere all’aperto, con operai che lavorano su enormi pannelli che rappresentano scene e immagini dalla forma quasi animata, un operaio lavora con il saldatore, un altro batte con il martello sull’incudine. È il laboratorio di David Alfaro Siqueiros, uno dei più grandi artisti messicani dell’epoca moderna, fondatore del muralismo messicano insieme a José Clemente Orozco e Diego Rivera. Il programma di Rai Cultura “Art Night”, in onda venerdì 28 agosto alle 21.15 su Rai5, racconta questo artista messicano, famoso per i suoi murales e il suo impegno civile, con un documentario delle Teche Rai della serie “Incontri”, commentato per l’occasione dal critico Achille Bonito Oliva. Apre la puntata il conduttore Alessio Aversa, che si trova a Villa Necchi Campiglio a Milano, uno dei luoghi che grazie al FAI – Fondo Ambiente Italiano, sono accessibili al pubblico. Il documentario propone una esclusiva intervista del 1968 a Siqueiros che morirà pochi anni dopo, nel 1974: qui l’artista racconta il suo modo di intendere l’arte e la pittura, essenza per le grandi masse e non privilegio per pochi eletti; spiega il movimento dei “muralisti” da lui fondato e il suo lavoro, che fonde in un’unica forma tridimensionale pittura e scultura. Nel suo atelier all’aperto, Siqueiros lavora su grandi pannelli, poi destinati ad ornare palazzi di Mexico City in occasione delle Olimpiadi del 1968.
A seguire “Art Night” propone una puntata della serie “Civilisations, l’arte nel tempo”. L’episodio, dal titolo “Una nuova scintilla vitale”, illustra il ruolo dell’era industriale, delle guerre e dell’innovazione nell’arte contemporanea.

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