Stasera in TV: L'alta valle del Po. Dove si combatte lo spopolamento
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Stasera in TV: L’alta valle del Po. Dove si combatte lo spopolamento

Stasera in TV: L'alta valle del Po. Dove si combatte lo spopolamento
Dove si combatte lo spopolamento

Nell’alta valle del Po sta succedendo qualcosa di inconsueto, se non di unico. Nell’ultimo mezzo secolo, infatti, la maggior parte dei comuni di alta montagna, sulle Alpi e anche lungo la dorsale appenninica, si sono svuotati. Ma da trent’anni a Ostana, in provincia di Cuneo, si vive un’eccezione. Lo racconta il doc di Gianfranco Anzini “L’alta valle del Po” in onda domenica 14 agosto alle 22.00 su Rai 5. Il municipio è stato guidato a lungo da Giacomo Lombardo, che si è impegnato per ripopolare le frazioni del comune, che col tempo era arrivato a contare solo cinque abitanti. Qualcosa da allora è successo se nel 2016 a Ostana è nato addirittura un bambino, Pablo. Non succedeva da 28 anni, e la notizia è stata ripresa dai media di tutto il mondo, Bbc compresa. I genitori di Pablo sono l’attuale sindaca, Silvia Rovere, e suo marito José Berdugo, fisioterapista spagnolo. Il rifugio Galaberna, a Ostana, è aperto tutto l’anno, e questo ha favorito l’apertura di altri esercizi commerciali, come il panificio, dove i clienti vengono serviti da un altro nuovo abitante: un giovane tedesco, Claas Beeser, che si è trasferito dopo aver svolto un tirocinio al Monviso Institute, un centro studi specializzato nello sviluppo delle aree montane. A Sant’Antonio, un’altra frazione a circa 1500 metri d’altitudine, il comune ha realizzato un progetto del Politecnico di Torino: il centro culturale Lou Pourtoun, un esempio di nuova architettura alpina. Le case qui stavano andando in rovina, mentre oggi sono quasi tutte completamente ristrutturate, e grazie al centro – tra una merenderia alpina, un paio di biblioteche specializzate e un auditorium – c’è lavoro tutto l’anno. Lo gestisce una cooperativa di comunità di cui fa parte Enrica Alberti, ex ricercatrice scientifica che viveva a Milano, prima di prender casa di fronte al centro culturale. Solo che, allora, il Lou Pourtoun nemmeno esisteva. Come pure una residenza artistica dei Marlene Kuntz. Durante la residenza a Ostana, i Marlene hanno incontrato Moira Franco, una pittrice di Torino che ha scelto di vivere in alta montagna. I quadri di Moira Franco sono esposti a Lou Pourtoun e tra i volti ritratti c’è quello di Fredo Valla, scrittore, sceneggiatore e regista, il cui ultimo film, Bogre, è dedicato alla persecuzione dei catari. Salendo ancora più in alto, a Durandìn, si arriva da Roberto Miretto. Faceva l’autotrasportatore. Ora ha un agriturismo che produce liquori ed essenze profumate.
La riprova che la vicenda di Ostana sia in qualche modo eccezionale, la si ha spostandosi a Oncino, dove sono rimasti una ventina di abitanti. Eppure, Piero Formica, pensionato, si sente pienamente felice di vivere qui, mentre alcuni giovani della valle del Po hanno cercato un modo per rimanere in zona, come Letizia Nicolino, maestra di sci e influencer con l’alias di Letisnow. Vive a Paesana, ma insegna lo sci a Pian Munè, dove la famiglia ha preso in gestione rifugio e impianti di risalita. Ed è un altro giovane ad accompagnare l’ascensione alle sorgenti del Po: Mario Brovia. Novarese, laureato in economia e commercio, ha vinto un concorso pubblico a Crissolo, l’ultimo comune verso il fine valle.

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