Stasera in tv “La sostituta”, in prima visione assoluta
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Stasera in tv “La sostituta”, in prima visione assoluta

Avvincente e romantico, con la regia di Aurélia Georges

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Misteri, intrighi e amori, dalla Francia della Belle époque in prima visione assoluta su Rai 2: ecco “La sostituta” di Aurélia Georges, in onda domenica 23 marzo alle 21.00, con Maud Wyler, Laurent Poitrenaux, Lyna Khoudri, Sabine Azéma e Lise Lamétrie.
La giovane Nélie è riuscita a riscattarsi da un’infanzia di miseria e dolore diventando infermiera al fronte nel 1914. In un frangente drammatico assume l’identità di Rose, donna benestante morta davanti a lei. Sotto le sue mentite spoglie andrà a lavorare come lettrice per la ricchissima madame de Lengwill. Tutto sembra fiorire, ma un giorno la donna morta ricompare.
Avvincente e romantico, dalla trama molto originale, conquista ben presto lo spettatore grazie anche a un’atmosfera irresistibile e alle incantevoli protagoniste.
Sempre più frequentemente la nostra società si sta rendendo conto di quanti luoghi comuni e abitudini abbiano dato vita a vere e proprie aspettative sociali, il cui peso grava in maniera poco salutare sulla sfera emotiva e psicologica di ciascuno di noi. Ci sono ruoli e circostanze su cui è ormai costruita un’immagine talmente granitica di ciò che dovresti essere quando ti coinvolgono, che qualsiasi elemento te ne faccia discostare, anche di poco, alimenta disagi e crisi personali.
L’immagine ideale di maternità, per una donna, è uno dei costrutti sociali tra i più radicati e pervasivi, le cui conseguenze continuano a inquinare tutte le discussioni che coinvolgono argomenti che ne sono sfiorati (famiglia omogenitoriale, aborto, autodeterminazione della donna, etc.). Il suo impatto però non si limita a quello sociale, e lo sanno bene Sophie Adriansen, che si occupa dei testi, e Mathou, ai disegni, che con la maternità e le aspettative disilluse hanno avuto a che fare in prima persona, traducendo parte della loro esperienza nella graphic novel La Sostituta.
Appuntamento da non perdere.

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