Stasera in tv “La resistenza delle Aquile Randagie"
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Stasera in tv “La resistenza delle Aquile Randagie”

Scoutismo e Resistenza

Stasera in tv “La resistenza delle Aquile Randagie"

Quando Mussolini, con la legge numero 5 del 9 gennaio 1927, decreta lo scioglimento dei reparti scout, affidando la disciplina muscolare dei giovani italiani all’Opera Balilla, un gruppo di scout Milanesi si ribella al regime e prosegue clandestinamente la sua attività per 16 anni, 11 mesi e cinque giorni. Un giorno in più del fascismo. Lo racconta “Un giorno in più del fascismo. La resistenza delle Aquile Randagie” in onda sabato 27 aprile alle 17 su Rai storia. Gli esploratori disobbedienti sfideranno polizia fascista e Gestapo incontrandosi e scambiandosi messaggi cifrati tra Milano e Monza e frequentando campi estivi sulle montagne lombarde e dell’Alto Adige. Dopo l’otto settembre alcuni di questi giovani e, soprattutto, i loro istruttori parteciperanno, disarmati, alla resistenza fondando il giornale clandestino “Il Ribelle” e la struttura, anch’essa clandestina, “Oscar” che organizzerà 2116 espatri in Svizzera, salvando la vita ad intere famiglie ebree, ricercati politici, renitenti alla leva, ex prigionieri inglesi, greci, americani, russi. In alcuni casi, il loro altruismo incondizionato li spingerà a salvare anche appartenenti alle SS, come il colonnello Eugen Dollmann.
La resistenza vera e propria inizia però un mese più tardi, il 27 maggio, quando un gruppo scout guidato da Giulio Cesare Uccellini compie un’uscita ai Corni di Canzo testimoniata da varie fotografie. Su una di queste è scritto: “È l’inizio Scout della Resistenza contro il fascismo“, la resistenza durerà 16 anni 10 mesi e 29 giorni, che saranno chiamati, basandosi sul linguaggio di Kipling, il periodo della giungla silente. Questo piccolo nucleo di scout cerca in poco tempo di creare un’organizzazione di facciata per coprire le proprie attività, fondando nel 1929 il Convegno cattolico Pierino Delpiano, ma presto, in seguito a discussioni di natura metodologica col sacerdote della parrocchia ospitante, Uccellini crea intorno a sé le Aquile Randagie (AR), un gruppo formato da una ventina di ragazzi legato dai valori dello scautismo.

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