Stasera in TV: “”La guerra segreta” del vero James Bond”. Rai Storia racconta Dusan Popov, dalla realtà al mito
Si chiamava Dusan Popov e, quasi certamente, era lui il vero James Bond. Pare che Ian Fleming, a conoscenza delle storie che si raccontavano sul suo conto, lo abbia incontrato persino in un casinò nel 1941. Utilizzando i file rilasciati di recente su Popov (ora resi disponibili dai servizi segreti), “La guerra segreta”, in onda su Rai Storia stasera alle 21.10, racconta le missioni del primo, vero Bond che con l’eroe dei romanzi di Fleming, e successivamente dei film, condivideva la stessa passione per le donne.
Proveniente da una ricca famiglia serba fu paradossalmente reclutato sia da agenti anti-Hitler Abwehr (l’Abwehr era il servizio segreto tedesco), che dall’Mi6, al servizio degli inglesi. Dai file resi noti dai sevizi risulta che Popov passò valutazioni imprecise della forza militare britannica ai tedeschi, dando invece informazioni accurate sugli effetti dei bombardamenti alleati agli inglesi; fu inviato dall’Abwehr negli Stati Uniti dove, si dice, avvertì i servizi segreti statunitensi dell’attacco giapponese a Pearl Harbor (e questa è l’origine della voce che Roosevelt sapeva dell’attacco prima che accadesse).
Qui fu arrestato dall’FBI che lo rispedì in Gran Bretagna. Tra le altre missioni accreditate a Popov, c’è la creazione di un grande (e completamente fittizio) circolo spionistico per i tedeschi in Gran Bretagna. Sappiamo per certo che nonostante si comportasse come James Bond (incluso l’amore per i rischi e il gioco d’azzardo), fisicamente Popov non gli assomigliava affatto: addirittura sembra che il suo incarnato cambiasse a seconda dell’attività di spionaggio condotta la notte prima.
Il documentario esamina le leggende e la probabile verità su Popov – che morì nel 1981, dopo aver pubblicato le proprie memorie – e su come abbia influenzato le azioni alleate e tedesche durante la guerra.