Stasera in tv la grande musica. Sul podio, Hannu Lintu
Il Premio Chopin Alexander Gadjiev con l’Orchestra Rai
È balzato agli onori delle cronache per essersi classificato secondo all’edizione 2021 del celebre Concorso Chopin di Varsavia: una delle più antiche competizioni musicali, fondata nel 1927, che ha laureato pianisti come Maurizio Pollini, Martha Argerich e Krystian Zimerman. È il pianista italo-sloveno Alexander Gadjiev, che torna a suonare con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai nel concerto in onda mercoledì 6 dicembre in diretta su Radio 3 e in live streaming sul sito di Rai Cultura dall’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino.
Il pianista goriziano al Concorso Chopin si è aggiudicato anche il “Premio speciale Krystian Zimerman” per la miglior esecuzione di una Sonata. Precedentemente ha vinto il Concorso di Hamamatsu, in Giappone nel 2015, il Montecarlo “World Piano Masters” nel 2018 e il Concorso Internazionale di Sydney nel 2021. È stato inoltre nominato Bbc New Generation Artist per l’anno 2019-2021 e Ambasciatore di Gorizia Capitale Europea della Cultura 2025.
Per il suo ritorno con l’Orchestra Rai Gadjiev – classe 1994 – propone il Concerto in fa diesis minore per pianoforte e orchestra op. 20 di Aleksandr Skrjabin. Scritto nel 1896, è il primo lavoro con orchestra del compositore russo, nonché l’unico suo concerto solistico dedicato al pianoforte e fortemente debitore del lascito artistico di Chopin. Fu eseguito per la prima volta a Odessa nel 1897
Sul podio sale Hannu Lintu, Direttore principale dell’Orquestra Gulbenkian di Lisbona e Direttore principale dell’Opera e del Balletto Nazionale del suo paese, la Finlandia. Per il suo debutto con l’Orchestra Rai propone la Suite Scita op. 20 di Sergej Prokof’ev. Scritta tra il 1914 e il 1915, è tratta dal balletto incompiuto Ala e Lolli, che fu commissionato a Prokof’ev da Diaghilev ma poi rifiutato e il compositore decise allora di trasformare la musica in una suite sinfonic.
Nella seconda parte della serata è in programma Wanderer di Luca Francesconi (1956).
Appuntamento da non perdere.