Stasera in TV: La Gallura di Smeraldo - L'altro volto di un'isola antica Stasera in TV: La Gallura di Smeraldo - L'altro volto di un'isola antica
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Stasera in TV: La Gallura di Smeraldo – L’altro volto di un’isola antica

Stasera in TV: La Gallura di Smeraldo - L'altro volto di un'isola antica Stasera in TV:  La Gallura di Smeraldo - L'altro volto di un'isola antica Lunghe distese di sabbia bianca, calette incastonate tra rocce e macchia mediterranea, e poi il mare: blu scuro in lontananza, turchese e smeraldo più vicino alla riva. È la Costa Smeralda, un capolavoro della natura famoso per essere diventato una delle mete del jet set. Ma cosa accade quando si spengono le luci dei locali e gli yacht dei miliardari lasciano le marine? Lo racconta il doc “La Gallura di Smeraldo” di Luigi Maria Perotti, proposto domenica 31 luglio alle 22.00 su Rai5.
È un viaggio lungo il tratto di costa che va da Golfo Aranci all’arcipelago della Maddalena, per raccontare le storie di vive tutto l’anno in uno degli angoli più incantevoli del Mediterraneo. I destini di questa parte della Gallura sono cambiati durante un pranzo d’affari a Londra nel lontano 1958. La Sardegna era stata scelta come luogo per testare il Ddt, il potente insetticida contro le zanzare e John Duncan Miller, un funzionario della Banca Mondiale che aveva ricevuto l’incarico di controllare l’esito della campagna insetticida, rimase folgorato dalla bellezza della costa gallurese, convincendo molti amici a venirlo a trovare e a investire in quella che allora era solo una visione. Tra questi amici vi era il giovane principe Karim Aga Khan, che nel 1962 costituì il “Consorzio della Costa Smeralda”, investendo considerevoli cifre nelle infrastrutture mancanti. In breve tempo la Costa Smeralda diventò una delle più rinomate ed esclusive località turistiche del mondo. Ma solo d’inverno, è possibile comprendere la natura meravigliosa ed ancestrale di questa parte di Sardegna. L’entroterra della spiaggia dei vip è abitato dalla notte dei tempi, come testimoniano le Tombe dei giganti, costruzioni imponenti a base rettangolare, che costituiscono una delle testimonianze più suggestive dell’età dei nuraghi. È l’altro volto di quest’isola antica, legata alla terra e alle sue radici.
La sua storia risale a 350 milioni di anni fa ed è ricca di leggende e di segreti che abbiamo cercato in parte di svelare. La Gallura, infatti, è teatro di un itinerario magico, fitto di energie strane e misteriose che si avvertono in luoghi particolari, come nella zona archeologica di Li Mizzani, dove sorge una delle tombe dei giganti più bella della zona.
Alcuni anni fa un rabdomante scoprì che il ramoscello biforcuto che usava per il lavoro di cercatore d’acqua si agitava nel sito archeologico, sebbene sottoterra non ci fossero falde acquifere. Così, ha scoperto che misteriosi sassi fuori dal tempo producevano “linee magnetiche” che hanno un potere terapeutico.

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