Nella seconda metà del V secolo l’Impero romano d’occidente è ormai vicino al collasso.
Roma è caduta due volte nelle mani dei barbari, nel 410 per mano dei Goti di Alarico, e nel 455 con i Vandali di Genserico.
Gli ultimi imperatori sono figure deboli, fantocci in mano all’esercito o a Costantinopoli, la capitale dell’Impero romano d’oriente: ora, le sorti dell’Impero sono nelle mani dei generali, quasi tutti di origine barbara. E barbari sono anche i mercenari che compongono le fila del suo esercito.
A “Passato e Presente” in onda stasera alle 20.30 su Rai Storia, Paolo Mieli ne parla con il professor Alessandro Barbero raccontando come proprio una rivolta di questi mercenari, guidati dal loro capo Odoacre, abbia scatenato la fine dell’Impero.
Nasce il regno romano germanico guidato da Odoacre, che lascerà presto il posto al regno degli Ostrogoti e al loro capo, Teodorico.