Stasera in TV: Jakub Hrusa e Sergey Khachatryan con l'Orchestra di Santa Cecilia - Su Rai5 (canale 23) capolavori di Brahms e Dvorak Stasera in TV: Jakub Hrusa e Sergey Khachatryan con l'Orchestra di Santa Cecilia - Su Rai5 (canale 23) capolavori di Brahms e Dvorak
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Stasera in TV: Jakub Hrusa e Sergey Khachatryan con l’Orchestra di Santa Cecilia – Su Rai5 (canale 23) capolavori di Brahms e Dvorak

Stasera in TV: Jakub Hrusa e Sergey Khachatryan con l'Orchestra di Santa Cecilia - Su Rai5 (canale 23) capolavori di Brahms e Dvorak Stasera in TV: Jakub Hrusa e Sergey Khachatryan con l'Orchestra di Santa Cecilia - Su Rai5 (canale 23) capolavori di Brahms e DvorakTorna sul podio dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia Jakub Hrůša, Direttore principale dei Bamberger Symphoniker e presenza costante nei cartelloni delle maggiori orchestre mondiali, come i Berliner Philharmoniker, la Chicago Symphony Orchestra e la Royal Concertgebouw Orchestra. Il concerto, registrato all’inizio di giugno all’Auditorium Parco della Musica di Roma, è proposto da Rai Cultura in prima tv giovedì 15 luglio alle 21.15 su Rai5 , e vede in programma il Concerto per violino di Brahms e la Sinfonia n. 8 di Dvořák. Solista d’eccezione per il capolavoro di Brahms Sergey Khachatryan: nato a Yerevan, in Armenia, ha vinto il primo premio al Concorso Internazionale Jean Sibelius di Helsinki nel 2000, diventando il più giovane vincitore nella storia del concorso. Nel 2005 ha ottenuto il primo premio al Concorso Queen Elisabeth di Bruxelles.
E’ il Concerto per violino di Brahms, tra i più eseguiti e popolari della storia della musica, ad aprire la serata. Composto nell’estate del 1878 in Carinzia – dove il compositore amava soggiornare – per Joseph Joachim, uno dei massimi virtuosi del suo tempo, fu inizialmente accolto tiepidamente perché non incentrato solo sul virtuosismo violinistico (che è comunque presente), ma sull’equilibrio tra solista e orchestra. È caratterizzato da una esuberanza di melodie e da una radiosa amabilità di tono, tipica della fase immediatamente successiva all’impegno drammatico e formale della Prima Sinfonia del 1876.
Segue l’Ottava Sinfonia di Dvořák, eseguita per la prima volta a Praga nel 1889, ma che ottenne la massima diffusione a Londra, dove circolò verso la fine del secolo ottenendo consensi anche superiori alla più celebre Nona Sinfonia “dal Nuovo Mondo”.

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