Stasera in tv “Jacques Lecoq. Viaggio in Italia”
Storia di un mimo e pedagogo
Jacques Lecoq, mimo e pedagogo francese, è una delle più importanti personalità della scena del Novecento. Lo racconta il documentario “Jacques Lecoq, viaggio in Italia”, in onda sabato 10 febbraio alle 22.05 su Rai 5, che ripercorre la cruciale esperienza italiana dell’artista, fondamentale per la formulazione teorica e pratica della sua pedagogia. Durante il suo lungo soggiorno in Italia, infatti, tra il 1948 e il 1966, Lecoq si è trovato a partecipare ad alcune delle più rilevanti e innovative esperienze culturali del dopoguerra. Il film documentario allinea le vicende di quegli anni intrecciando testimonianze di compagni e continuatori del metodo lecoquiano e immagini di repertorio, in modo da contestualizzare la cronologia degli avvenimenti e rendere conto della profondità delle influenze che la cultura del nostro Paese ebbe sul percorso intellettuale e teatrale di Lecoq. Intervengono Adriana Asti, Gianfranco De Bosio, Pascale Lecoq, Kuniaki Ida, Paola Rizza, Marina Spreafico, Nicoletta Ramorino, Andrée Ruth Shammah, Jean-Gabriel Carasso, Jean-Noel Roy.
«Sulla scena non basta credere e identificarsi, bisogna giocare.»
(Jacques Lecoq)
Nel 1948 Lecoq si trasferì in Italia, dove rimase per otto anni. In questo paese egli approfondì i suoi studi soprattutto sulla Commedia dell’Arte e l’incontro con lo scultore Amleto Sartori fece nascere un sodalizio artistico basato sullo studio e il recupero delle maschere. Fu in questo periodo che nacque l’idea della maschera neutra.
«Questo oggetto che si mette sul viso deve permettere a chi lo indossa di raggiungere lo stato di neutralità che precede l’azione, uno stato di ricettività riguardante ciò che ci circonda, senza conflitti interiori. Si tratta di una maschera di riferimento, una maschera di base […]. Sotto ogni maschera ne esiste una neutra che ne regge l’insieme.»
(Jacques Lecoq, Il corpo poetico)
Su richiesta di Strehler e Paolo Grassi, Lecoq partecipò alla fondazione della Scuola del Piccolo di Milano.