Stasera in TV: Italia. Viaggio nella bellezza. Sulle tracce del patrimonio mondiale
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Stasera in TV: Italia. Viaggio nella bellezza. Sulle tracce del patrimonio mondiale

Stasera in TV: Italia. Viaggio nella bellezza. Sulle tracce del patrimonio mondiale
Sulle tracce del patrimonio mondiale

L’idea che esistano dei beni artistici e culturali che appartengono all’umanità intera oggi è ben radicata. Quando è nato questo concetto? Attraverso quali vicende si è consolidato? E quali personaggi hanno svolto un ruolo chiave? Interrogativi al centro di “Italia. Viaggio nella bellezza”, in onda da lunedì 19 settembre alle 22.10 su Rai Storia. Nel primo appuntamento, obiettivo sulla storia dell’idea di patrimonio mondiale, sulla nascita dell’Unesco nel 1945 sulle ceneri della Seconda Guerra Mondiale, accompagnata dall’utopia di perseguire la pace nel mondo attraverso la cooperazione internazionale. Nel doc, di Eugenio Farioli Vecchioli e Alessandro Varchetta, con la regia Alessandro Varchetta, in primo piano anche le principali tappe che la neonata organizzazione delle Nazioni Unite ha compiuto nel settore della salvaguardia del passato monumentale: dalla Convenzione del 1954 per la protezione dei beni culturali in caso di conflitto armato alla campagna per salvare i tempi egizi di Abu Simbel dei primi anni ’60; dall’appello per Venezia del 1966 sino alla nascita della Lista del Patrimonio Mondiale nel 1972. Vicende che hanno visto emergere una nuova generazione di archeologi, architetti ed esperti di tutela e conservazione dei monumenti, fra i quali spicca la figura dell’italiano Piero Gazzola (1908 – 1979), architetto, soprintendente, consulente Unesco. Un intellettuale che ha lasciato una fondamentale (e poco ricordata) eredità nel settore della tutela e della conservazione del patrimonio mondiale: la ricostruzione post-bellica dei monumenti di Verona, il progetto avveniristico di salvataggio del tempio di Abu Simbel, e la stesura della Carta di Venezia, documento internazionale fondamentale per la teoria del restauro. Sono solo alcuni dei suoi principali contributi proposti grazie a preziosi documenti, filmati e materiali fotografici conservati nell’Archivio Gazzola di Negrar, vicino Verona, voluto dai figli Maria Pia e Gianandrea. Un omaggio a questo tenace difensore del patrimonio, a 40 anni dalla sua scomparsa.

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