Stasera in TV: Italia. Viaggio nella bellezza. Parthenope, Neapolis, Napoli. Archeologia di una città immortale
Cosa c’era a Napoli prima di Napoli? In “Italia. Viaggio nella bellezza” – il programma di Rai Cultura realizzato in collaborazione con il Ministero della Cultura, in onda in prima visione lunedì 18 aprile alle 21.10 su Rai Storia – rispondono gli archeologi impegnati da decenni a scavare nelle viscere della città, nell’ultima e più importante campagna di scavo, quella legata alla costruzione della nuova linea metropolitana. Ad aprire la puntata, le immagini dell’attuale scavo del tempio romano nella stazione Duomo, dove un’equipe multidisciplinare di archeologi, geologi e architetti, esamina la linea del tempo di ciò che in origine era una zona sacra affacciata sul mare. L’archeologia urbana a Napoli è nata come conseguenza di gravi traumi subiti dalla città e, in particolare, i bombardamenti del secondo conflitto mondiale, il terremoto del 1980, la costruzione della nuova linea metropolitana. Eventi che hanno rivelato l’esistenza, a diversi metri di profondità, del primo nucleo abitativo: Parthenope, antichissimo insediamento greco risalente al VII secolo a.C. da cui prenderà successivamente vita la splendida e rinomata Neapolis, città che anche sotto il dominio romano, ha sempre conservato la sua grecità. Ne sono testimonianza le strade di quello che oggi è il centro storico: via dei Tribunali, via di San Biagio ai Librai, via Anticaglia, le loro intersecazioni, combaciano con gli “stenōpói” e le “platêiai” della città greca. Il reticolo di strade dell’antica città rappresenta ancora il cuore di Napoli.
Al di là delle tracce visibili dell’antica Neapolis, il sottosuolo conserva e nasconde anche quelle invisibili: è il caso dell’ipogeo dei Cristallini, esempio di necropoli greca che sta per essere riportata all’antico splendore da un lavoro di restauro e manutenzione che ne permetterà l’apertura al pubblico nel mese di giugno 2022. C’è dunque un passato che non muore e resta inscritto nell’oggi. La puntata inoltre porterà gli spettatori nei depositi archeologici di Santa Maria Agnone e di Piscinola, laddove sono conservate le prime testimonianze di Parthenope, manufatti e tracce della presenza greca nel primo nucleo fondativo, oltre alle due splendide imbarcazioni, di epoca romana, ritrovate durante gli scavi alla nuova linea metropolitana, esempio rarissimo di reperto ligneo ben conservato.