Stasera in TV: Italia. Viaggio nella bellezza “L’originale e il suo doppio. La nobile arte della copia” su Rai Storia (canale 54)
Copiare, rifare, riprodurre. Per l’artista è una pratica primordiale. La copia è connaturata al funzionamento stesso della produzione artistica. E come in un gioco di specchi infinito, è legata in un rapporto inscindibile con il suo doppio, cioè l’originale. In una tensione mai risolta. “Italia: viaggio nella bellezza”, in onda lunedì 28 giugno alle 22.10 su Rai Storia, mette in discussione i principali pregiudizi sull’arte della copia. Cosa è stata l’arte greca e romana se non un’attività seriale, fatta di multipli, di ripetizioni, dove copiare non era affatto considerato in contrasto con la qualità e la bellezza? È soltanto quando, nella cultura occidentale, ha prevalso l’idea dell’opera d’arte come di un’entità unica, individuale, irripetibile e come tale, irriproducibile, che la copia è diventata una minaccia. La pallida emanazione di un originale, capace di mettere a repentaglio quella che il filosofo tedesco Walter Benjamin, più di 80 anni fa, ha chiamato aura: quella specie di forza magnetica che è il vero segno dell’autenticità di una tela, o di una scultura. Qual è oggi il giudizio sul valore dell’opera riprodotta? Oggi che la tecnologia consente di eseguire riproduzioni che sono quasi indistinguibili dagli originali? Cosa si prova quando siamo di fronte, per esempio, alla replica perfetta di un capolavoro come “le Nozze di Cana” di Paolo Veronese? E cosa si vede guardando un’opera appena restaurata? È davvero lo stesso dipinto conservato nella memoria? Il restauro suscita interrogativi complessi. Restaurare significa ripristinare l’aura? O trasformare il dipinto in una copia, in una riproduzione di sé stesso? Sarà per questo che non si ha il coraggio di restaurare la Monna Lisa del Louvre? Nella puntata intervengono Marcello Barbanera, archeologo, ordinario di Archeologia e Storia dell’Arte greca e romana alla Sapienza Università di Roma; Enzo Borsellino, storico dell’arte, professore Associato di “Museologia” presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Roma Tre; Simona Chiodo, filosofa dell’arte, ordinario di Estetica al Politecnico di Milano.