Nella Sicilia dei primi anni ‘80 è in corso una guerra tra le cosche mafiose per il controllo sul traffico della droga. Il boss Tommaso Buscetta fugge in Brasile per nascondersi e, da lontano, assiste impotente all’omicidio dei suoi due figli e del fratello a Palermo. Dopo l’arresto da parte delle autorità brasiliane, il criminale viene estradato in Italia. Tornato in patria, Buscetta prende una decisione epocale, che permetterà di fare luce sulla struttura interna di Cosa Nostra, sulle sue regole e sul suo funzionamento: incontrare il magistrato Giovanni Falcone e collaborare con la giustizia. È questa la trama del film “Il traditore“, di Marco Bellocchio, vincitore di 6 Premi David di Donatello, in onda venerdì 11 ottobre alle 21.10 su Rai Movie. Nel cast, oltre a Pierfrancesco Favino nei panni di Buscetta, anche Maria Fernanda Cândido, Fabrizio Ferracane, Luigi Lo Cascio e Fausto Russo Alesi.
Regista tra i più riconosciuti nel cinema d’autore italiano, Marco Bellocchio nel 1967 si è aggiudicato il Leone d’argento per la regia alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia per il film La Cina è vicina. Nel 1991 ha vinto l’Orso d’argento, gran premio della giuria al Festival internazionale del cinema di Berlino per il film La condanna. Nel 1999 è stato insignito con un premio d’onore per il contributo al cinema al Festival cinematografico internazionale di Mosca, mentre nel 2011 gli è stato conferito il Leone d’oro alla carriera alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia e nel 2021 ha ricevuto la Palma d’oro onoraria al Festival di Cannes.
Fin dai tempi della scuola salesiana, ha mostrato interesse per il mondo del cinema. In seguito, la sua irriverenza verso modelli sociali conformisti lo ha fatto considerare un ribelle. A Bobbio, in provincia di Piacenza, dove è cresciuto, frequentò molto la sala cinematografica, locale appassionandosi molto alla regia.