Stasera in TV: Il Quarto concerto di Beethoven con Fabio Luisi e Federico Colli. Con l'Orchestra Sinfonica Nazionale Rai
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Stasera in TV: Il Quarto concerto di Beethoven con Fabio Luisi e Federico Colli. Con l’Orchestra Sinfonica Nazionale Rai

Stasera in TV: Il Quarto concerto di Beethoven con Fabio Luisi e Federico Colli. Con l'Orchestra Sinfonica Nazionale Rai
Con lOrchestra Sinfonica Nazionale Rai

A soli ventitré anni ha vinto la “Leeds International Piano Competition”. È stato inserito dall’“International Piano Magazine” tra i trenta pianisti under trenta più promettenti del mondo. Le sue incisioni hanno avuto cinque stelle dal “Sunday Times” e dall’“Indipendent”. È il pianista Federico Colli, che torna a suonare con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai nel concerto in diretta giovedì 21 aprile alle 20.30 su Radio 3 e in live streaming sul portale di Rai Cultura dall’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino.
Colli, classe 1988, ha debuttato con l’Orchestra Rai nel 2015, a ventisette anni e per il suo ritorno propone una delle vette più alte del grande repertorio pianistico: il Concerto n. 4 in sol maggiore op. 58 di Ludwig van Beethoven. Eseguito per la prima volta al Theater an der Wien nel 1808, con il compositore stesso come interprete, il Quarto concerto di Beethoven è noto per la peculiarità dell’incipit, che non è affidato all’orchestra, come di consueto, ma al pianoforte solo, e per lo stile tutt’altro che eroico, anzi piuttosto incline alla dolcezza.
Sul podio è impegnato il Direttore emerito dell’Orchestra Rai Fabio Luisi, che ricopre prestigiosi incarichi presso l’Orchestra della Radio Danese, la Dallas Symphony Orchestra e che dal settembre 2022 sarà anche Direttore principale della NHK Symphony Orchestra di Tokyo. Luisi chiude il concerto con una delle pagine più celebri dell’intero repertorio sinfonico: la Sinfonia n. 9 in mi minore op. 95 di Antonín Dvořák.
Scritta durante il soggiorno americano del compositore boemo e da lui inviata agli amici in patria come un messaggio “Dal Nuovo Mondo”, da cui il soprannome, la sinfonia fu eseguita per la prima volta nel 1893 alla Carnegie Hall di New York sotto la direzione di Anton Seidl.  Evoca, in un susseguirsi di temi e ritmi incantevoli, sia la freschezza dai canti neri e delle melodie degli indiani d’America, sia il sentimento di nostalgia per la propria terra lontana.

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