Stasera in TV: Il Ponente Ligure. Tra nuvole e mare
L’entroterra del ponente ligure, un territorio ricco di storia, tradizioni secolari e di una quotidianità sospesa nel tempo, tra mare e terra: è la Liguria raccontata dal doc Paolo Severini “Ponente ligure, tra le nuvole e il mare”, in onda domenica 16 gennaio alle 22.10 su Rai5 per il ciclo “Di là dal fiume e tra gli alberi”. E’ una terra nella quale incontrare il paese delle streghe, il principato con la sua principessa, un comune autogestito da un gruppo di artisti, un borgo ritratto dal pennello di Monet e un luogo, disegnato sul crinale di una collina, che arricchisce la propria bellezza con i sapori tramandati nel tempo. Ogni paese è raccontato dai propri abitanti. Si parte da Triora, un borgo di origine medioevale, sospeso a 750 metri d’altezza, immutato nel tempo. E’ il paese delle streghe: le leggende e i documenti storici raccontano un passato in cui la superstizione popolare ha segnato la vita di molte donne. Qui Giovanni, 92 anni, ha fatto tutti i lavori faticosi che il contesto agreste può offrire, ma ancora oggi va per i campi, costruisce ceste con il legno.
Si arriva poi borgo di Apricale, dove si apprezza l’architettura medievale e 15 chilometri dopo si arriva a Dolceacqua, accedendo dal ponte di pietra che Claude Monet rese celebre in un dipinto. Qui un maestro intagliatore del legno ha costruito un piccolo cinema in cui proietta i film in 3D che realizza nei suoi viaggi intorno al mondo. La visione è arricchita dai profumi e dal vento: ha costruito un macchinario che diffonde le fragranze dei fiori che si vedono sullo schermo e fa sentire la potenza del vento che ha incontrato sulle cime dell’Himalaya. Il vino di Dolceacqua è il Rossese. Le vigne, sulle coline circostanti, vedono il mare e respirano con le montagne. Un microclima prodigioso che si ritrova nel palato quando ne sorseggi un buon calice.
E ancora, il principato di Seborga che, in realtà, è un comune italiano, che da qualche decennio il borgo sta cercando di portare avanti la causa di indipendenza affidando le proprie istanze a un antico “status” di principato che gli venne affidato. Come allora hanno coniato una moneta, il luigino, ed eleggono un principe. Ultima tappa, Bussana Vecchia, la cui storia è segnata dal terremoto del 1887.