Stasera in TV: Il Frühlings Quintett dell'Orchestra Rai a MiTo Settembremusica. In programma il Quintetto della primavera e il Quintetto n. 2 di Brahms Stasera in TV: Il Frühlings Quintett dell'Orchestra Rai a MiTo Settembremusica. In programma il Quintetto della primavera e il Quintetto n. 2 di Brahms
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Stasera in TV: Il Frühlings Quintett dell’Orchestra Rai a MiTo Settembremusica. In programma il Quintetto della primavera e il Quintetto n. 2 di Brahms

Stasera in TV: Il Frühlings Quintett dell'Orchestra Rai a MiTo Settembremusica. In programma il Quintetto della primavera e il Quintetto n. 2 di Brahms Stasera in TV: Il Frühlings Quintett dell'Orchestra Rai a MiTo Settembremusica. In programma il Quintetto della primavera e il Quintetto n. 2 di BrahmsDopo il concerto inaugurale, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai torna a MiTo SettembreMusica con un gruppo cameristico: il Frühlings Quintett, protagonista del concerto dedicato a Johannes Brahms in programma domenica 12 settembre alle 21 alla Chiesa di Santa Maria Annunciata in Chiesa Rossa a Milano e lunedì 13 settembre alle 21 alla Chiesa di San Bernardino a Torino.

I violinisti Roberto Righetti e Valentina Busso, le violiste Ula Ulijona e Margherita Sarchini e il violoncellista Eduardo dell’Oglio propongono, in apertura di concerto, il Quintetto n. 1 in fa maggiore op. 88, risalente a uno dei momenti più sereni della vita di Brahms. L’angoscioso confronto con Beethoven, che lo aveva portato a una lacerante insoddisfazione, sembra ormai alle spalle. Segno di rinnovata fiducia sono le parole indirizzate al suo editore Fritz Simrock: «Le dico che lei non ha ancora avuto da me un lavoro così bello, e forse non l’ha stampato negli ultimi dieci anni». Per la straordinaria piacevolezza e l’uso raffinato del contrappunto, il brano è stato soprannominato “Frühling Quintett”, Quintetto della primavera, da cui prende il nome la formazione cameristica dell’Orchestra Rai.

Segue il Quintetto n. 2 in sol maggiore op. 111 del 1890 con cui Brahms, ricaduto in un periodo di angoscia e incertezza, intendeva congedarsi dalla scena musicale. L’ampio successo riscosso dalla prima esecuzione nella Sala Bösendorfer di Vienna diede nuova speranza al compositore tedesco che, fino alla morte nel 1896, scrisse ancora alcune tra le pagine più significative del tardo Romanticismo in musica.

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