Stasera in TV: I sentimenti di “L’altro ‘900” – Su Rai5 (canale 23) con il film “Profumo di donna”
“Amore mio, nei vapori d’un bar/ all’alba, amore mio che inverno/ lungo e che brivido attenderti!”: sono i primi versi di “Alba” di Giorgio Caproni, una delle poesie d’amore più struggenti del Novecento. Si apre così la seconda puntata de “L’altro ‘900” – il programma di letteratura di Rai Cultura firmato da Isabella Donfrancesco e Alessandra Urbani, con le letture di Marco Baliani, Giuliana De Sio, Gianfelice Facchetti, Alessio Vassallo e la regia di Enzo Sferra e Laura Vitali – in onda lunedì 21 dicembre alle 21.15 su Rai5. Dedicata ai sentimenti, e soprattutto al sentimento amoroso, la puntata si affaccia sulla grande poesia d’amore del secolo breve: Caproni, Penna, Alda Merini, che in uno straordinario frammento scelto nelle Teche Rai parla dell’amore come martirio intellettuale.
Ma non solo ai poeti è dato occuparsi di sentimenti: lo fa Goffredo Parise nei suoi Sillabari, prosa sensuale e limpida al contempo, nelle letture di Amore e di Estate affidate all’attore Alessio Vassallo; lo fa Sibilla Aleramo, con il suo doloroso e complesso svelamento del sogno d’amore che la libera intellettualmente e spiritualmente agli albori del Novecento nella sofferta scrittura autobiografica di Una donna e dei Diari; lo fa con pudore Elio Vittorini, che al limitare della Liberazione pubblica un romanzo – Uomini e no – d’amore e militanza partigiana.
C’è poi la formula classica del binomio amore/morte rivisitata da Gesualdo Bufalino nel suo capolavoro Diceria dell’untore, e da Giuseppe Berto nel suo Anonimo Veneziano, un romanzo che parla soprattutto della dignità dell’individuo di fronte alla malattia e alla morte.
E lo fa soprattutto Giovanni Arpino nel suo “Il buio e il miele”, che ispira il film di Dino Risi che segue la puntata, “Profumo di donna” del 1974, magistralmente interpretato da Vittorio Gassman. La vicenda del capitano in pensione Fausto Consolo, che ispirerà anche il remake americano interpretato da Al Pacino “Scent of a woman”, adombra un disperato corteggiamento della morte rincorrendo i bagliori di un ultimo amore. Ne parla il critico cinematografico Alberto Farina, attraverso le sfumature e i sentimenti del personaggio creato da Arpino.