Stasera in TV: I “Nuovi Eroi” di Rai3. Le ultime storie straordinarie
Ultima settimana di programmazione per “Nuovi Eroi”, il format originale prodotto da Stand by Me e Rai3 con la preziosa collaborazione del Quirinale, che racconta storie straordinarie di cittadine e cittadini italiani insigniti dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con l’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, in quanto rappresentativi della più alta espressione dei valori che definiscono la Nazione, il suo impegno civile e il forte senso di comunità.
Nelle puntate in onda da lunedì 21 a mercoledì 23 giugno alle 20.25 su Rai3, la voce fuori campo di Veronica Pivetti racconta tre nuove storie di eroi comuni spesso sconosciuti al grande pubblico, ma esempio di dedizione e impegno per tutto il Paese.
Lunedì 21 giugno: “La laurea salvavita”. Carlo Santucci è un giovane medico romano che oggi lavora presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Camposampiero, in provincia di Padova, chiamato direttamente dal presidente Zaia come riconoscimento per l’atto eroico compiuto nell’agosto del 2019 quando, in vacanza in Veneto, il suo massaggio cardiaco salvò la vita a una donna colpita da infarto sul treno Lienz – Dobbiaco.
Martedì 22 giugno: “L’influencer coraggiosa”. Ilaria Bidini è una giovane di Arezzo affetta da osteogenesi imperfetta, una malattia genetica che la obbliga a muoversi, sin da quanto era piccola, su una sedia a rotelle elettrica. Dopo aver subito alcuni episodi di cyberbullismo, ha creato un canale Youtube in cui parla della sua vita di persona disabile, denunciando la presenza delle barriere architettoniche e soprattutto mentali e da circa un anno ha aperto una pagina Facebook chiamata: Stop al bullismo e al cyberbullismo.
Mercoledì 23 giugno: “Cartellino rosso alla rabbia”. Marco Giazzi ha 27 anni ed è insegnante elementare in una scuola paritaria. Da sempre grande sportivo, oggi è allenatore, arbitro di basket e presidente di una società amatoriale, fondata da lui e altri colleghi a Castiglione delle Stiviere (Mantova). La sua storia è assurta agli onori della cronaca grazie ad un gesto simbolico: il 20 gennaio 2019 Marco ritira la propria squadra dal campo di gioco a seguito degli insulti verso l’arbitro lanciati dai genitori della squadra avversaria.