Nei 90 giorni del sequestro Cirillo, con inquietanti connessioni tra pezzi dello Stato e l’organizzazione camorristica, il documentario ha come tema la camorra. In particolare, quella di Raffaele Cutolo che negli anni ’70 e ’80 cercò di dare vita ad un’unica grande organizzazione in contrapposizione alla mafia e ai suoi affari, unendo i giovani violenti dell’hinterland con quelli dei vicoli e delle periferie di Napoli. Una storia che Francesco Patierno racconta in “Camorra”, in onda stasera alle 23.10 su Rai Storia (canale 54) per il ciclo “Documentari d’autore”.
La Nuova Camorra Organizzata è un paradosso del crimine, un ibrido. È camorristica perché trasforma l’estorsione in un fenomeno di massa, è mafiosa perché tenta di centralizzare tutte le attività in un unico comando militare ed economico, è terroristica perché dà una motivazione sociale al ribellismo dei giovani criminali che assolda, mentre Cutolo recita la figura del leader carismatico.
E’ dunque una organizzazione criminale e gangsterismo urbano, violenza giovanile e aspirazioni sociali, criminalità spettacolo e “ideologica”, e violenza pura.