Stasera in TV: “I diari della grande guerra”. L’attacco
Il conflitto europeo si trasforma in guerra mondiale. Grecia e Bulgaria, Giappone e Impero ottomano sono entrati in guerra. Si combatte in Europa, in Africa, d’avanti alle isole Falkland e sul Pacifico. Più di 20 milioni di uomini sono sotto le armi. Sistemi moderni di armamento si sovrappongono a forme tradizionali di combattimento.
La guerra di movimento si trasforma in guerra di trincea. Il numero di vittime è enorme, i generali non sanno cosa fare. Di fronte a un numero infinito di morti nessuno vuole ritirarsi, al contrario si tenta la vittoria attraverso eserciti ancora più grandi e più armi. È lo scenario al centro della seconda puntata de “I diari della grande guerra”, in onda stasera alle 22.00 su Rai Storia.
Il 48enne inglese Charles Edward Montague è pacifista e la guerra la vede come una lotta tra barbaria tedesca e civilizzazione occidentale. Si fa registrare volontario falsificando la sua età, ma presto gli vengono dubbi.
Alla ricerca del padre, Marina Yurlova incontra il cosacco Kosjol che la accoglie nel suo gruppo di soldati, le dà una divisa e la nomina “ragazza dei cavalli”. Poco dopo la ragazza vede morire l’unico amico Kosjol. La trincea è la nuova casa per i soldati: un posto odiato, segnato dalla miseria, dalla fame e dalla morte. Lo scrittore Ernst Jünger parte volontario, per scappare dalla scuola e dall’esame di maturità: quando lo trovano dormiente in servizio, viene mandato come punizione su una missione nella “terra di nessuno”.