Stasera in tv i casi di cronaca nera a “Rebus”
Torna il programma tv di Giorgio Zanchini
Fino al XX secolo nelle redazioni giornalistiche ci si riferiva alla cronaca nera con il termine gergale “cani schiacciati” (dal francese chiens écrasés). Con esso si indicava anche il fatto che il redattore era messo di fronte a un episodio che si ripeteva sempre uguale a se stesso.
Per la scrittura delle notizie di cronaca in una testata locale è fondamentale avere contatti quotidiani con le fonti d’informazione. Si dividono in due tipi: la Questura, i Carabinieri (per sapere, per esempio, chi è stato arrestato), i Pronto soccorso degli ospedali e i Vigili del fuoco fanno parte del “giro di nera”, mentre l’Amministrazione comunale (con i vari assessorati), la Camera di Commercio, le sedi dei partiti e i sindacati fanno parte del “giro di bianca”. Di solito il cronista che trova le notizie non è la stessa persona che firma l’articolo. Il primo (cronista reporter), dal luogo in cui si trova fornisce per telefono le informazioni al collega seduto in redazione (cronista estensore), che scrive l’articolo.
“Rebus” propone uno spazio per ragionare sui fatti della settimana: dalla politica alla cronaca, dagli esteri alla cultura, ma allargando l’orizzonte oltre la stretta attualità, grazie a una lettura più storica e culturale degli eventi che ci circondano. Una pausa dal frastuono dell’informazione e uno strumento originale per leggere la realtà.