Stasera in TV: “Gulag”: dal 1946 al 1957. L’ultima stagione dei campi di lavoro
La fine della Seconda Guerra Mondiale non segna per l’Unione Sovietica la fine dei gulag, i campi di lavoro forzato. Anzi, in alcuni casi si assiste ad un inasprimento delle condizioni di vita all’interno dei campi, in particolar modo per i prigionieri “politici”. Bisognerà aspettare la morte di Stalin affinché l’Arcipelago Gulag venga pian piano smantellato. Lo racconta l’ultimo episodio della serie “Gulag”, in onda venerdì 25 febbraio alle 22.10 su Rai Storia.
I campi di lavoro forzato nascono all’indomani della Rivoluzione in Russia del 1917 per volere del regime bolscevico che manda nei gulag tutti gli oppositori, nella maggior parte dei casi uomini e donne totalmente innocenti, condannati senza nessun processo. Privi di ogni diritto, i prigionieri subiscono un regime carcerario durissimo, fatto di duro lavoro nelle proibitive condizioni della Russia del nord, con neve e freddo estremo.