Stasera in tv grande appuntamento con Isole
Tremiti
«L’isola che giace in Etolia protetta dalle inquiete tempeste del mare e che fu di Diomede, questa ora l’hanno chiamata Tremite dal monte a tre punte, alla quale la schiera di Aurelio dà gli sproni del potere. Felice lei che dall’alto è protetta dalla Regina, la abbellisce, la fa prosperare nel suo abbraccio ornata dell’eccelsa spada, o chiarissimo vescovo Celso, ecco ti manca questo libro, che ti chiedo di studiare. Sotto questa guida vedrai in quale ordine sia mantenuto questo luogo: le mura, gli edifici, i marmi, i chiostri, la dimora. Materia certamente degnissima di una nobile trattazione. Più degnamente quest’isola non avrebbe potuto essere cantata.»
Secondo Giovanni Alessio il toponimo deriva dal greco antico Τρίμερος?, Trímeros, Trimerus in latino, di origine incerta e comunque non legata a termes, termitis‘olivo’. Invece Colella e Olivieri lo collegano proprio a quest’ultimo termine latino, da cui le voci meridionali e pugliesi tèrmete o tèrmiti, ‘oleastro’ con riflessi nella toponomastica pugliese.
Abitate già in antichità (IV-III secolo a.C.), le isole per secoli furono soprattutto un luogo di confino. In epoca romana le isole erano note con il nome Trimerus. L’imperatore Augusto vi relegò la nipote Giulia che vi morì dopo vent’anni di soggiorno forzato. Nel 780 Carlo Magno vi esiliò Paolo Diacono che, però, riuscì a fuggire.
La storia dell’arcipelago non è però solo legata agli esiliati.
Un appuntamento importante, assolutamente da non perdere.