La storia più misteriosa che il mondo dell’arte abbia regalato negli ultimi secoli: è quella del Salvator Mundi, raccontata da Neri Marcorè e “
Art Night”, in onda venerdì 7 giugno alle 21.15 su Rai 5. Dopo essere scomparso per decenni e poi altrettanto misteriosamente ricomparso, il dipinto intitolato Salvator Mundi è stato venduto da Christie’s per la cifra record di 450 milioni di dollari nel 2017, diventando così l’opera d’arte più costosa di sempre. Attribuito a Leonardo da Vinci dopo la sua scoperta, ha scatenato passioni e rivelato gli eccessi del nostro tempo. Una storia che esplora l’influenza che un dipinto può esercitare sugli interessi personali e geopolitici, intrecciando legami tra le case d’asta di New York, un venerato esperto di Leonardo, un opportunista intermediario svizzero, un oligarca russo, il Louvre di Parigi e un principe arabo. Un viaggio sorprendente sulle tracce nascoste del denaro, del potere e dell’inganno dietro questo discutibile capolavoro. Ma il Salvator Mundi è davvero opera del genio italiano o una delle più grandi truffe della storia dell’arte?
Il dipinto è stato reso noto al pubblico solo nel 2011 in occasione della mostra alla National Gallery di Londra “Leonardo da Vinci: Painter at the Court of Milan” in cui è stato presentato dopo il restauro da parte di Dianne Dwyer Modestini, la quale ha eliminato vecchie ridipinture e ripristinato aree particolarmente compromesse. In base ad un report prodotto precedentemente dalla restauratrice Monica Griesbach, che aveva effettuato un intervento sull’opera tra il 2005 e il 2006, il cattivo stato di conservazione era dovuto principalmente a restauri precedenti inadeguati.
L’attribuzione finora è stata confermata da quattro studiosi internazionali, con pareri concordi, ma è stata contestata da altri studiosi come Carmen Bambach, Michael Daley, Jacques Franck, Charles Hope, Carlo Pedretti, Charles Robertson e Frank Zöllner.
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