Stasera in tv grande appuntamento con "Ancora in fuga"
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Stasera in tv grande appuntamento con “Ancora in fuga”

La storia di Jeff Beck

Stasera in tv grande appuntamento con "Ancora in fuga"

La vita e l’evoluzione musicale di Jeff Beck, grande sperimentatore e tra i chitarristi più talentuosi della sua generazione. Partendo dagli esordi – vale la pena ricordare l’apparizione che apre la pellicola di Antonioni “Blow up” – “Ancora in fuga”, in onda mercoledì 5 giugno alle 22.15 su Rai 5, ripercorre l’esperienza con gli Yardbirds e il Jeff Beck Group sino ai giorni nostri. Diretto da Matthew Longfellow, il doc ospita gli interventi di Eric Clapton, Jimmy Page, David Gilmour, Ronnie Wood, Rod Stewart, Joe Perry (Aerosmith) e Slash.

Jeff Beck nel corso della sua carriera ha suonato prevalentemente chitarre Esquire e Stratocaster della Fender, pur avendo utilizzato in pubblico anche strumenti di altre marche, tra le quali le Gibson Les Paul e le Charvel/Jackson, con un modello sviluppato con lo stesso Grover Jackson. Famosa è la sua Fender Esquire del 1954, di cui la Fender ha realizzato una replica in versione limitata in soli 100 esemplari.

Negli ultimi anni di carriera Beck ha suonato una Fender Stratocaster signature realizzata su specifiche del chitarrista, le cui caratteristiche sono:

  • pick-up Fender Hot Noiseless realizzati su specifiche di Beck, dotati di una pasta sonora più calda rispetto ai Noiseless che Fender usava sui modelli deluxe prima del 2010 (nel corso della sua carriera Beck ha sviluppato diversi pick-up per chitarra elettrica, alcuni dei quali godono di grande popolarità fra i chitarristi rock, come per esempio l’humbucker SH-4 “JB” realizzato da Seymour Duncan).
  • il roller nut, un particolare capotasto dotato di sfere che agevolano lo scivolamento delle corde
  • meccaniche autobloccanti della Schaller, la cui combinazione col roller nut permette di mantenere accurata l’accordatura anche a seguito di un uso intensivo della leva del vibrato, tecnica in cui Jeff era considerato un maestro
  • il ponte a due viti, per agevolare una migliore escursione della leva del tremolo

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